Il dolce carro di Willis. Gli spiritual tra fede e riscatto sociale

Per il nostro tradizionale appuntamento settimanale con la letteratura abbiamo scelto un brano basilare della cultura spiritual, una pietra miliare sulle cui liriche e melodie si sarebbe formata gran parte della musica del Novecento. Wallace Willis, un nativo della tribù dei Chocktaw di proprietà del signor Willis, da cui prese il nome, scrisse questo capolavoro ispirato dal Red River, uno dei principali affluenti del Mississippi. Immaginò che quel fiume fosse il Giordano, dove secondo la Bibbia il profeta Elia fu condotto in cielo su di un carro (2 Re 2:11). Secondo molti studiosi, il canto (così come altre produzioni di Willis) ha dei chiari riferimenti all’Underground Railroad, il movimento che aiutò migliaia di schiavi a fuggire dagli Stati del sud verso quelli del nord e verso il Canada. “Swing low, sweet chariot” sarebbe rimasto per sempre il canto sommesso di uno schiavo se il reverendo Alexander Reid non avesse trascritto musica e parole e non le avesse spedite ai Jubilee Singers di Nashville, che la resero popolare in tutto il mondo tramite un tour che toccò le principali città d’America ed Europa. L’ultima grande tappa nella diffusione del brano ha come protagonista Joan Baez, che nel 1969 la cantò nel celebre festival di Woodstock. Di seguito il testo:

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Swing low, sweet chariot
Coming for to carry me home
Swing low, sweet chariot
Coming for to carry me home

I looked over Jordan and what did I see
Coming for to carry me home
A band of angels coming after me
Coming for to carry me home

(ritornello)

Sometimes I’m up and sometimes I’m down
Coming for to carry me home
But still my soul feels heavenly bound
Coming for to carry me home

(ritornello)

The brightest day that I can say
Coming for to carry me home
When Jesus washed my sins away,
Coming for to carry me home.

(ritornello)

If I get there before you do
Coming for to carry me home
I’ll cut a hole and pull you through
Coming for to carry me home

(ritornello)

If you get there before I do
Coming for to carry me home
Tell all my friends I’m coming too
Coming for to carry me home

(ritornello)

La versione dei Jubilee Singers (1909):

La versione di Joan Baez (1969):


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