Lunedì sera in Etiopia un gruppo di uomini armati ha ucciso cinque turisti stranieri. Secondo le prime informazioni ufficiali, giunte martedì, tra le vittime ci sarebbe un italiano. Bereket Simon, portavoce del governo etiope, ha accusato l’Eritrea di essere dietro l’attacco terroristico. “Cinque turisti sono stati uccisi da terroristi armati dal governo eritreo che hanno oltrepassato la frontiera per compiere l’attacco”, ha detto Simon. Tra le vittime ci sarebbero, oltre all’italiano, cittadini di nazionalità belga, austriaca, tedesca e ungherese.
L’episodio è avvenuto nella regione di Afar, al confine dell’Eritrea, nella parte nordorientale del Paese, nei pressi del vulcano Erta Ale. A colpire sarebbero stati uomini armati entrati in Etiopia dall’Eritrea dove ha sede il Fronte di liberazione Oromo. Ad essere colpiti una ventina di turisti di diverse nazionalità. L’unità di crisi della Farnesina sta verificando insieme all’ambasciata italiana il numero preciso dei morti e l’identità dell’italiano coinvolto.
L’Eritrea intanto ha negato ogni coinvolgimento all’attacco. Girma Asmeron, il rappresentato eritreo all’Unione africana ha dichiarato: “l’Eritrea non ha mai sostenuto e non sosterrà mai questo genere di fatti. E’ ormai diventato un modus operandi del governo etiope accusare l’Eritrea per tutto quello che succede in Etiopia”.
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