di Luca La Gamma
La seguente storia, uscita sulle pagine del Daily Mail, ha dell’incredibile. Non tanto per la bizzarra idea che ha avuto Adam Wilkie di arruolarsi nell’esercito inglese, quanto per il fatto, ben più grave, di riuscire a raggirare visite mediche e controlli militari mentendo sulla sua età.
Wilkie nel 2010 è riuscito ad arruolarsi e partire per l’Afghanistan, dove ha combattuto con l’esercito inglese a Lsakar-Gah. Fin qui non ci sarebbe nulla di compromettente, se non l’unico “neo” dell’età. Il ragazzo al momento della partenza aveva solo 17 anni e 9 mesi e non 18, età minima richiesta dall’esercito inglese per arruolarsi. Il giovane, aiutato anche da un fisico già ben formato, è riuscito ad ingannare il comando, il quale non ha ritenuto opportuno verificare la sua età. “Il fatto che una persona di 17 anni e nove mesi sia stata mandata in battaglia è deprecabile e va contro il regolamento del Ministero della Difesa”, ha riferito un portavoce dell’esercito, il quale ha poi aggiunto: “i nostri controlli sono estremamente rigorosi e l’errore umano è praticamente impossibile. Eppure è successo, e l’esercito farà di tutto perché non accada di nuovo”.
West aveva evitato ogni tipo di controllo anche perché era arrivato in Afghanistan passando da Cipro. Eppure, nonostante il suo comportamento abbia violato il codice militare, è stato premiato per il coraggio dimostrato durante la battaglia di Laskar Gah. Wilkie, oggi 19enne, faceva parte del Theatre Reserve Battalion, il cui compito era di rinforzare la prima linea durante le operazioni afghane, se richiesto. Wilkie continua a servire il suo Paese nel Duke of Lancaster’s Regiment, ribattezzato “I leoni d’Inghilterra”.
La storia del giovane, però, non è la prima verificatasi in Inghilterra. Altre due storie di baby-soldiers sono state raccontate sulle pagine del Daily Mail. La prima parla di Victor Silvester, del London Scottish Regiment, che entrò nell’esercito a 14 anni, nel 1914, e venne mandato quindicenne al fronte in Francia. Apparteneva a un plotone di esecuzione il cui compito era di fucilare i disertori all’alba. Partecipò attivamente a cinque condanne a morte. Da sottolineare come nei primi anni del ‘900, il limite minimo di età per il servizio fuori dai confini nazionali era di 19 anni. A quell’epoca però bastava falsificare il registro d’ingresso mettendo come età 19 anni, e si era arruolati.
La seconda storia riguarda invece il veterano Andrews di Southampton che si arruolò nella RAF (Royal Air Force) a 16 anni, con due anni di anticipo sulla legge del 1916 che istituiva il servizio militare e che riguardava tutti i maschi la cui età era compresa tra i 18 e i 41 anni. L’uomo rivelò nel 2004: “C’erano anche ragazzi più giovani di me. Mi diedero un elmetto d’acciaio, 50 giri di munizioni e una reliquia della prima guerra mondiale, un fucile Lee Enfiel 303″. All’epoca c’era anche l’usanza di arruolare i ragazzi come tamburini, i quali non dovevano solo suonare durante la battaglia ma avevano anche ruoli tattici. Un determinato suono poteva significare uno specifico comando. I tamburini vennero utilizzati in special modo durante la Guerra Civile americana, dove vennero impiegati 100mila ragazzini minori di 15 anni.
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