Gingrich, il candidato che fa censurare Wikipedia

di Valentina Severin

È il meno favorito tra i tre candidati alle primarie del partito repubblicano. Finora ha racimolato una sola vittoria, in South Carolina, seguendo da lontano gli altri due: Rick Santorum, trionfante in quattro Stati (Iowa, Minnesota, Missouri e Colorado), e Mitt Romney, preferito in tre (New Hempshire, Florida e Nevada).

CARRIERA POLITICA – Newton Leroy Gingrich, classe 1943, nacque vicino a Harrisburg, in Pennsylvania, dove poi crebbe, da un matrimonio lampo. Subito dopo la madre si risposò con un ufficiale dell’esercito, che adottò Newt e gli diede il proprio cognome. Dopo aver servito come Minority Whip House, nel 1995 venne eletto cinquantottesimo presidente della Camera dei Rappresentanti, carica che mantenne fino al 1999. Nel 1994 Newt si schierò in prima linea nella conquista repubblicana del Congresso, collaborando alla redazione del “Contratto con l’America”, che l’anno successivo gli guadagnò la nomina, da parte di Time, a Man of the Year. Nei quattro anni alla guida della Camera Gingrich intrattenne un rapporto altalenante con il presidente degli Stati Uniti in carica, Bill Clinton. Si oppose nettamente a lui in più occasioni, ma al tempo stesso lavorò gomito a gomito con lui, nel 1996, per limitare il debito pubblico, far approvare il taglio delle imposte sui redditi di capitale nel 1997 e per raggiungere, l’anno seguente, il primo bilancio federale in pareggio dal 1969. L’immagine vincente di Newt venne disturbata nel 1997 da un’inchiesta della Camera dei Rappresentanti, che gli muoveva accuse etiche. Tuttavia non si arrivò mai al processo e Gingrich mantenne il proprio ruolo di presidente della Camera fino al 1999, quando fu costretto a dimettersi. In seguito alla sconfitta repubblicana alle elezioni del 1998 del Congresso, infatti, i suoi colleghi esercitarono forti pressioni affinché Newt lasciasse il suo posto. Comunque nei tredici anni successivi Gingrich restò un consulente politico molto ben remunerato.

VITA PRIVATA – Nato e cresciuto in una famiglia luterana, accolto dai battisti del Sud negli anni del liceo, Newt fu folgorato dall’illuminazione cattolica nel 2009, quando si convertì e si fece battezzare. E non perse l’occasione di diffondere i particolari del suo cammino spirituale sul più longevo periodico cattolico nazionale statunitense: National Catholic Register. Rispetto ai suoi rivali nella corsa alla Casa Bianca, tutti sposati da anni e con una discreta prole al seguito, Newt ha avuto una vita sentimentale piuttosto turbolenta: conta già tre matrimoni, mentre può vantare solo una figlia. Gingrich conobbe l’attuale consorte, Callista Bisek, alla fine degli anni Novanta, quando era ancora sposato con la precedente moglie. Callista faceva parte dello staff del Congresso e Gingrich portò avanti la relazione con lei anche durante e nonostante lo scandalo Lewinsky, sebbene fosse stato proprio lui ad avviare un’indagine nei confronti di Clinton per ostruzione alla giustizia in merito alle sue vicende sentimentali.

RAPPORTO CON I MEDIA – Rigido con Clinton, Newt non ama che ci si immischi nel suo privato e sguinzaglia il proprio direttore della comunicazione, Joe DeSantis, affinché aggiusti qua e là le informazioni che circolano sulla rete. Tanto che i curatori della nota enciclopedia online, Wikipedia, hanno denunciato alla CNN gli invadenti interventi di DeSantis sulle pagine dedicate a Newt e alla moglie Callista. Dal 2008 a oggi sono stati decine i ritocchi effettuati da DeSantis per salvaguardare l’immagine di Gingrich: rimozioni, riscritture, cambiamenti, soprattutto per quanto riguarda la vita sentimentale del candidato repubblicano. Per esempio, è sparito il riferimento al primo incontro tra Callista e Newt, quando quest’ultimo era ancora sposato, così come l’aggettivo “terza” davanti a “moglie” riferito a Callista. Volatilizzato anche l’aneddoto sul primo matrimonio di Gingrich che descrive come questi abbia raggiunto la prima moglie, ricoverata in ospedale, per farle firmare le pratiche di separazione. Limature che probabilmente, lungi dall’ottenere l’effetto voluto, peggiorano la posizione di Newt che tuttavia si vede già faccia a faccia con Barack Obama, nonostante i non esaltanti risultati ottenuti fino ad ora.


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