Addio a Tonino Guerra, poeta e sceneggiatore. Il discorso sulla bellezza

Il maestro Tonino Guerra si è spento questa mattina. Poeta e sceneggiatore romagnolo collaboratore di tanti grandi registi, da Fellini ad Antonioni, da Rosi ai fratelli Taviani. Lo vogliamo ricordare per le sceneggiature di capolavori come Blow up di Antonioni (candidato agli oscar) e dell’Amarcord di Fellini. Nato nel 1920, Tonino Guerra aveva da poco compiuto (il 16 marzo) 92 anni. Da qualche tempo, avendo sentito che la fine si avvicinava, aveva scelto di tornare a vivere nella natia Santarcangelo, lasciando la casa-museo di Pennabilli – sede dell’associazione a lui intitolata – nella quale aveva vissuto dagli anni ’80. Ammalato da qualche mese, Guerra si era aggravato nelle ultime settimane ed era stato ricoverato a Rimini per accertamenti, ma i sanitari lo avevano rimandato a casa. Accanto a lui nell’ora del trapasso, anche il figlio Andrea Guerra, noto musicista. Abbiamo scelto per ricordarlo un simpatico discorso sulla bellezza e sull’importanza letteraria del dialetto, sperando che ci si astenga dall’abbinarlo forzatamente alla nota campagna pubblicitaria di Unieuro in cui lui è stato testimonial.


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