Hedy Lamarr, la diva di Hollywood che “concepì” Wi-Fi e Bluetooth

Hedy Lamarr, nata a Vienna nel 1914 e deceduta nel 2000, rimane una delle figure più affascinanti e poliedriche del Novecento, incarnando una doppia identità straordinariamente contrastante e complementare. Da un lato, fu celebrata come una delle attrici più glamour di Hollywood, ammirata per la sua bellezza mozzafiato e il suo talento cinematografico, che la resero una vera e propria icona del grande schermo durante gli anni ’30 e ’40. Dall’altro, Lamarr sorprende per il suo ingegno come inventrice, un aspetto della sua vita meno noto ma tutt’altro che meno significativo. Nel 1942, insieme al compositore George Antheil, brevettò un sistema di “guida per siluri” basato sulla tecnica dello spettro espanso, specificamente la commutazione di frequenze, per prevenire l’intercettazione e il jamming dei segnali radio. Questa tecnologia di comunicazione avrebbe poi posto le basi per le odierne tecnologie wireless, come il Wi-Fi e il Bluetooth. La storia di Hedy Lamarr sfida i confini tra arte e scienza, dimostrando come la creatività e l’innovazione possano trascendere i campi tradizionali e contribuire in maniera sostanziale al progresso tecnologico e alla lotta contro gli stereotipi di genere.

Gli inizi in Europa

Hedy Lamarr, nata come Hedwig Eva Maria Kiesler il 9 novembre 1914 a Vienna, in Austria, crebbe in un ambiente fortemente influenzato dalla cultura e dall’arte, grazie al background ebraico e all’interesse culturale della sua famiglia. La sua precoce passione per il cinema e il teatro la portò a frequentare la prestigiosa scuola di recitazione di Max Reinhardt a Berlino, dove affinò le sue doti recitative e iniziò a farsi notare nel mondo dello spettacolo.

La sua carriera cinematografica prese il via negli anni ’30 in Europa, dove Lamarr ottenne i suoi primi ruoli significativi. Il film che la rese celebre fu Estasi (1933), un dramma romantico cecoslovacco diretto da Gustav Machatý, in cui interpretava il ruolo di una giovane donna insoddisfatta del suo matrimonio che cerca la passione. Nonostante il film fosse controverso per le sue audaci scene di nudo e rappresentazione del piacere femminile, contribuì a stabilire la reputazione di Lamarr come attrice di talento e icona della bellezza.

Il successo e le polemiche attorno a Estasi attirarono l’attenzione internazionale, ma anche le difficoltà personali, come il suo primo matrimonio infelice con Friedrich Mandl, un ricco produttore austriaco di armi. Mandl cercò di acquistare e distruggere tutte le copie di Estasi a causa delle sue scene rivelatrici, ma il matrimonio divenne insostenibile per Lamarr, che si sentiva soffocata dalla gelosia e dal controllo del marito.

Estasi -  Film cecoslovacco del 1933 diretto da Gustav Machatý, con protagonisti Hedy Kiesler (futura diva di Hollywood con il nome d'arte di Hedy Lamarr), Aribert Mog e Zvonimir Rogoz.
Una scena di Estasi, con protagonisti Hedy Kiesler (futura diva di Hollywood con il nome d’arte di Hedy Lamarr) e Aribert Mog.

La determinazione e il desiderio di libertà portarono Lamarr a fuggire sia dal suo matrimonio oppressivo sia dall’Europa, che stava diventando sempre più pericolosa con l’ascesa del nazismo. La sua fuga la condusse infine negli Stati Uniti, dove avrebbe ricominciato la sua carriera ad Hollywood, diventando una delle stelle più luminose e rispettate del cinema, ma anche dove avrebbe segretamente coltivato la sua passione per l’inventiva e la scienza.

Il trasferimento di Hedy Lamarr negli Stati Uniti segnò l’inizio di una nuova fase sia nella sua vita personale sia nella sua carriera professionale. La svolta avvenne nel 1937, quando, dopo essere fuggita dal suo oppressivo matrimonio in Austria, Lamarr si imbarcò su una nave diretta a New York. Durante la traversata, fece la conoscenza del magnate hollywoodiano Louis B. Mayer, capo della MGM, che rimase colpito dalla sua bellezza e dal suo carisma. Nonostante inizialmente le offrisse un contratto che lei rifiutò per l’insufficiente compenso, Lamarr riuscì a negoziare termini migliori una volta giunta a Hollywood, garantendosi un posto nell’élite del cinema americano.

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Sotto la guida di Mayer, Lamarr adottò il suo nome d’arte, abbandonando il cognome Kiesler per dissociarsi dal controverso film Estasi e iniziare una nuova vita in America. La sua bellezza esotica e il talento recitativo la resero rapidamente una delle attrici più ricercate e ammirate di Hollywood. Lamarr debuttò a Hollywood con il film “Algiers” (1938), remake di “Pepe Le Moko” che la consacrò come una stella del cinema. La sua interpretazione le fece guadagnare l’appellativo di “donna più bella del mondo”, e da quel momento la sua carriera decollò, con una serie di successi che la resero una delle attrici più famose e rispettate del suo tempo.

Negli anni ’40, che segnarono l’apice della sua popolarità, Hedy Lamarr interpretò infatti una varietà di ruoli che non solo evidenziarono la sua versatilità come attrice, ma lasciarono anche un’impronta duratura nell’industria cinematografica. Tra i suoi ruoli cinematografici di maggior successo, che consolidarono la sua fama e il suo impatto sul cinema, si annoverano (oltre al già citato “Algiers”):

  • “Boom Town” (1940): Un film che la vide recitare accanto a grandi nomi come Clark Gable, Spencer Tracy e Claudette Colbert. La sua performance in questo dramma sul petrolio rafforzò la sua posizione come attrice di talento nell’industria cinematografica.
  • “Comrade X” (1940): In questo film, Lamarr interpretò una guida turistica russa accanto a Clark Gable. Il suo ruolo in questa commedia drammatica ambientata in Russia le permise di mostrare le sue capacità recitative oltre alla sua bellezza.
  • “Ziegfeld Girl” (1941): Questo film, che la vedeva al fianco di James Stewart e Judy Garland, la presentava come una delle ragazze di Ziegfeld, offrendole l’opportunità di esibire sia il suo talento drammatico che quello per la danza e il canto.
  • “H.M. Pulham, Esq.” (1941): Un ruolo che le consentì di esplorare tematiche più profonde, interpretando una donna avanti con i tempi in termini di indipendenza e scelte di vita, in un film che esaminava la vita americana e i suoi valori.
  • “Samson and Delilah” (1949): Forse il suo ruolo più famoso, sotto la regia di Cecil B. DeMille. La sua interpretazione di Dalila non solo fu un trionfo commerciale, ma stabilì anche standard visivi per i film epici biblici. La performance di Lamarr fu elogiata sia per la profondità emotiva che per la presenza scenica.

L’etichetta di “donna più bella del mondo”, gabbia per la sua creatività poliedrica

Hedy Lamarr affrontò sfide notevoli come donna operante in due ambiti tradizionalmente dominati dagli uomini: il cinema e la scienza. Le sue esperienze in entrambi i campi riflettono le difficoltà incontrate dalle donne nell’ottenere riconoscimento e rispetto per i loro contributi professionali e intellettuali.

In particolare, la percezione pubblica di Hedy Lamarr come “donna più bella del mondo” ebbe un impatto significativo sulla sua immagine e sulla sua carriera, plasmando sia le opportunità che le limitazioni con cui si trovò a confrontarsi nel corso della sua vita. Questo epiteto, che le fu attribuito fin dai primi anni della sua carriera a Hollywood, contribuì a cementare il suo status di icona del cinema e simbolo di bellezza senza tempo. Tuttavia, questa stessa immagine pubblica si rivelò essere una spada a doppio taglio. Nonostante fosse un’attrice capace e carismatica, la sua immagine pubblica fu spesso ridotta a quella di icona glamour, limitando il suo coinvolgimento in opportunità più complesse o sfidanti.

  • Ruoli offerti: L’immagine di Lamarr come simbolo di bellezza influenzò i tipi di ruoli che le venivano offerti, spesso relegandola a parti che sfruttavano più il suo aspetto che il suo talento o la sua intelligenza. Molti dei personaggi che interpretò erano donne seducenti o oggetti del desiderio, ruoli che sottolineavano la sua bellezza fisica ma che offrivano limitate opportunità di esprimere la sua gamma recitativa.
  • Attenzione dei media: La sua bellezza le garantì una copertura mediatica costante, ma spesso questa attenzione si concentrava più sul suo aspetto fisico che sulle sue realizzazioni professionali o intellettuali. Questo approccio superficiale da parte dei media contribuì a perpetuare l’idea che il suo valore principale risiedesse nella sua estetica piuttosto che nella sua competenza o creatività.
  • Stereotipi di genere: La reputazione di Lamarr contribuì anche a rinforzare gli stereotipi di genere prevalenti, secondo cui le donne dovevano essere valutate e apprezzate principalmente per il loro aspetto fisico. Questo stereotipo si scontrava con il suo desiderio di essere riconosciuta per le sue capacità intellettuali e per i suoi contributi come inventrice.
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Se nel cinema la mentalità allora imperante relegava Lamarr a ruoli che enfatizzavano la sua bellezza fisica, i suoi contributi in ambito scientifico furono inizialmente ignorati o minimizzati a causa del suo background di attrice. L’idea che una donna, per di più un’attrice famosa per la sua bellezza, potesse inventare una tecnologia così rivoluzionaria quanto il sistema di comunicazione a spettro espanso era difficile da accettare per molti nei circoli scientifici e tecnologici dell’epoca.

Sebbene Hedy Lamarr non avesse una formazione formale e fosse autodidatta, dedicava il suo tempo libero, inclusi i momenti di pausa tra le riprese sul set, a progettare e ideare invenzioni. Tra queste, figuravano un semaforo migliorato e una compressa effervescente che, sciolta in acqua, avrebbe creato una bevanda gassata aromatizzata.

Durante la fine degli anni ’30, mentre frequentava trattative d’armi con il suo allora marito Mandl, Lamarr aveva l’opportunità di apprendere che le marine militari avevano necessità di “un sistema per guidare i siluri attraverso l’acqua”. Era stata proposta la guida radio, ma vi era il rischio che il nemico potesse interferire con il sistema di guida e deviare il corso del siluro. Discutendo di questa problematica con un nuovo amico, il compositore e pianista George Antheil, l’idea di Lamarr di evitare le interferenze mediante il salto di frequenza si intrecciò con i precedenti lavori di Antheil in musica. In particolare, Antheil aveva tentato di sincronizzare il cambio di note in un pezzo d’avanguardia che coinvolgeva più pianole automatiche sincronizzate.

L’idea era sincronizzare l’avvio di pianole identiche con rotoli di note identici, così che le pianole suonassero in armonia tra loro. Insieme, realizzarono che le frequenze radio potevano essere cambiate in modo simile, utilizzando un meccanismo simile ma miniaturizzato. La loro invenzione fu inizialmente respinta dal National Inventors Council, che suggerì a Lamarr di dedicarsi alla vendita di obbligazioni di guerra, data la sua fama. Tuttavia, sulla base della forza della loro proposta iniziale al NIC alla fine del 1940, all’inizio del 1941 il NIC presentò Antheil a Samuel Stuart Mackeown, professore di ingegneria elettrica al Caltech, per una consulenza sui sistemi elettrici. Lamarr assunse lo studio legale Lyon & Lyon di Los Angeles per una ricerca di precedenti e per redigere la domanda di brevetto, che fu concesso il 11 agosto 1942 sotto il suo nome legale, Hedy Kiesler Markey.

La riscoperta postuma di una mente brillante

Nel 1997, le fu conferito (insieme a George Antheil, postumo) il Pioneer Award dalla Electronic Frontier Foundation e il BULBIE Gnass Spirit of Achievement Bronze Award, riconoscimento dato a individui i cui risultati creativi nel corso della vita nei campi delle arti, delle scienze, del business o dell’invenzione hanno contribuito significativamente alla società. Fu la prima donna a ricevere il BULBIE.

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Negli anni successivi alla sua morte, il contributo di Hedy Lamarr al mondo scientifico e tecnologico ha ricevuto significativi riconoscimenti postumi, celebrando il suo ruolo pionieristico nello sviluppo delle tecnologie di comunicazione. Nel 2013, l’Istituto di Fisica Quantistica e Informazione Quantistica (IQOQI) ha installato un telescopio quantistico sul tetto dell’Università di Vienna, dedicandogli l’anno successivo il nome di Hedy Lamarr, in onore della sua eredità come innovatrice. Questo gesto simbolico riconosce non solo il suo contributo tecnologico, ma anche il suo legame con Vienna, la città in cui nacque e crebbe.

Un altro momento di riconoscimento significativo si è verificato sempre nel 2014, quando Hedy Lamarr è stata postuma inserita nel National Inventors Hall of Fame per la sua tecnologia dello spettro a salti di frequenza. Questo inserimento onora la sua visione e la sua ingegnosità nello sviluppare l’idea che avrebbe gettato le basi per le moderne tecnologie wireless, come il Wi-Fi e il Bluetooth. L’induzione nel National Inventors Hall of Fame rappresenta uno dei più alti riconoscimenti per un inventore o una inventrice, sottolineando l’importanza e l’impatto duraturo delle sue innovazioni nel campo delle comunicazioni.

Questi riconoscimenti scientifici postumi non solo celebrano gli straordinari contributi di Lamarr alla scienza e alla tecnologia, ma servono anche a ricordare il suo ruolo spesso trascurato come donna pioniera nelle STEM (Science, Technology, Engineering, Mathematics), offrendo ispirazione alle future generazioni di innovatrici.


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