Corea del Nord, stop al nucleare in cambio di cibo

La Corea del Nord ha annunciato una moratoria sui test nucleari, in particolare sul lancio di missili atomici e sull’arricchimento dell’uranio, in cambio di 240.000 tonnellate di aiuti alimentari.  A volerlo, è stato il giovane successore del defunto Kim-Jong Il, Kim-Jong Un, la cui richiesta è stata accolta positivamente dalla comunità internazionale. Il Segretario di Stato Hillary Clinton è ottimista: “Un primo passo verso la direzione giusta”. Soddisfatte anche la Corea del Sud e l’Iaea (Agenzia Internazionale di Energia Nucleare).

Nel 1980 la Corea del Nord costruì la prima centrale nucleare a Yongbyon, a 100 km dalla capitale Pyongyang. Nell’ottobre 2006 fu effettuato il primo test nucleare: così il Paese diventò l’ottava potenza atomica del mondo. Secondo gli esperti, l’impianto di Yongbyon sarebbe in grado di produrre una bomba l’anno: al momento ci sarebbero almeno 1000 missili pronti. L’impianto nucleare avrebbe dovuto essere smantellato nel 2007 in base agli accordi sul disarmo in cambio di aiuti, raggiunti il 13 febbraio dello stesso anno tra Usa, Cina, Russia, Giappone e due Coree, ma Kin-Jong Il non li rispettò.


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