La scorsa notte un ordigno incendiario di fabbricazione artigianale è scoppiato di fronte ad un edificio del Ministero dell’Amministrazione, nel centro di Atene. L’esplosione, che non ha causato vittime ma solo gravi danni materiali, è avvenuta pochi minuti prima delle 2.00 locali (1.00 in Italia) ed ha provocato un violento incendio il quale ha poi danneggiato i locali al piano terra dell’edificio ed un’automobile parcheggiata nelle vicinanze. La notizia è stata divulgata da Skai Tv che ha citato fonti della Polizia.
Si tratta del secondo attentato in pochi giorni. Infatti martedì scorso un ordigno artigianale era esploso al quinto piano di un palazzo, sempre situato al centro di Atene, dove si trova l’ufficio dell’ex premier socialista e leader del Pasok, Costas Simitis. Anche in quell’occasione per fortuna nessuna vittima né danni di rilievo, nonostante l’ora della deflagrazione, le 21.00 locali. Ancora nessuna rivendicazione è giunta, ma gli inquirenti non escludono che l’attentato di oggi possa essere opera di un nuovo gruppo terroristico denominatosi “Movimento 12 febbraio”, il quale, la settimana scorsa si era assunto la responsabilità dell’ordigno ad orologeria rinvenuto il 25 febbraio su di un treno della metropolitana fermo in stazione.
Il movimento aveva tenuto a sottolineare che la mancata esplosione sulla metropolitana non era legata ad un mal funzionamento dell’ordigno, ma della precisa volontà di evitare vittime. Il 12 febbraio, al quale il Movimento si richiama, si verificarono gravi incidenti nel centro di Atene mentre in Parlamento si votava il secondo Memorandum.
Paola Totaro
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