Un gruppo di 15 oppositori afghani ha deposto le armi e si è unito al processo di pace nella provincia occidentale di Herat.
Secondo fonti dell’amministrazione locale gli insorti rispondevano al Consiglio di Quetta operante in Pakistan e svolgevano attività anti-governative soprattutto nel distretto di Shindand. In particolare il portavoce provinciale, Mohayuddin Nori, ha indicato che gli uomini erano guidati dal Mullah Hamid e che “hanno accettato di abbandonare le armi ieri, consegnandole insieme a una grande quantità di esplosivo”.
Negli anni scorsi il livello della violenza nella provincia di Herat, dove si trova il quartier generale delle forze militari italiane in ambito Nato, era molto alto, ma negli ultimi mesi centinaia di oppositori hanno abbandonato la lotta armata e si sono uniti agli sforzi di pace del governo.
L.G.
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