La fame nel mondo? Potrebbe essere arginata grazie alle cooperative agricole. Secondo una recente indagine del World Watch Institute sulle cooperative il 29 per centro delle 300 cooperative più grandi del mondo è di tipo agricolo e sono le uniche strutture che possono garantire ai piccoli produttori il migliore sfruttamento delle opportunità di mercato, l’uso migliore delle risorse naturali ed ai consumatori la garanzia della disponibilità del cibo a prezzi sostenibili. Le Nazioni Unite hanno addirittura dichiarato il 2012 “Anno internazionale delle cooperative”. Economie basate principalmente sull’agricoltura potrebbero trovare particolare vantaggio nell’istituzione di cooperative agricole.
E questa è la direzione che molti paesi, tra cui l’Etiopia, stanno seguendo: l’organizzazione internazionale dei volontari per la cooperazione in agricoltura sta attuando un programma che prevede l’addestramento di contadini provenienti da 285 cooperative in Etiopia per ottimizzare i risultati del loro lavoro, cercando nel frattempo nuovi mercati dove i contadini possano vendere i loro prodotti a prezzi migliori. Il Presidente dell’IFAD Kanayo F. Nwanze ha dichiarato con forza che gli agricoltori hanno bisogno di essere riconosciuti come “piccoli imprenditori, importanti per il nostro futuro che vede, entro la metà del secolo, la popolazione del pianeta arrivare ai 9 miliardi di abitanti. Bisogna rafforzare le capacità di business, ha aggiunto, e promuovere azioni di partenariato con il settore privato”.
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