Alla fine le urne hanno parlato. Il prossimo governo greco sarò quello del leader di Nea Dimokratia, Antonis Samaras; il partito di centrodestra ha infatti raggiunto il 29.66% delle preferenze, contro il 26.89% dei diretti avversari politici, ovvero la sinistra radicale Syriza guidata da Alexis Tsipras. Da evidenziare è la duplice valenza che questo voto ha espresso: con la vittoria del centrodestra infatti la Grecia ha fatto capire di voler continuare a far parte dell’Unione Europea e quindi di non voler abbandonare la moneta unica. Con il supporto dei socialisti di Pasok e con il premio di maggioranza equivalente a 50 deputati, Samaras può dunque adesso provare a tirare fuori la Grecia dalla profonda crisi che l’affligge. Dalla sua c’è l’approvazione degli Usa e di molti stati europei: “Mi rallegro molto per il risultato del voto greco – dichiara il premier italiano Mario Monti – ora speriamo che si riesca a formare un governo forte, in grado di rispettare gli impegni internazionali.” Il risultato elettorale è stato ben accolto anche dai mercati finanziari, con tutte le borse asiatiche che hanno aperto in rialzo la giornata. Segnali incoraggianti arrivano anche dalla Germania, misti però ad una velata ironia. Il ministro degli esteri Guido Westerwele dichiara infatti che “dopo questo risultato, positivo per l’Europa, la Germania è disposta a concedere ad Atene più tempo per realizzare i suoi obbiettivi, anche se dopo un prestito di 40 Mld. i greci potrebbero almeno dire grazie”.
Gioacchino Andrea Fiorentino
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