Davanti al presidente della Camera Gianfranco Fini la 12enne Lamiaa Zilaf ha letto una lettera in cui spiega cosa si prova a essere considerati stranieri nel Paese che si sente proprio, dove è nata e dove sta studiando: “La maestra mi ha detto: ‘Lamiaa, sei stata bravissima! In grammatica hai preso un voto più alto degli italiani!’ Ma io sono italiana!”. Per lei una scrosciante standing ovation da tutta l’aula.
Profilo dell'autore

- Dal 2011 raccontiamo il mondo dal punto di vista degli ultimi.
Dello stesso autore
Nord America21 Dicembre 2024“Uccidi l’indiano, salva l’uomo”: La storia dimenticata dei collegi per i nativi americani
Asia & Oceania21 Dicembre 2024Wu Zetian, l’imperatrice che riscrisse le regole del potere in Cina
Americhe20 Dicembre 2024Usare l’AI per ridare un’identità a 10 milioni di schiavi afroamericani
Centro e Sud America20 Dicembre 2024Capoeira, la ‘danza’ che preparava gli schiavi alla libertà
[…] nati e aver studiato in Italia, è stata Lamiaa, una dodicenne emiliana di origini marocchine, che ha raccontato con una lettera la frustrazione nel sentirsi dire “per essere straniera sei stata davvero brava”. […]