Ieri sera, poco prima della mezzanotte e dopo una maratona record di 11 ore, è stata approvato dalla Duma il controverso disegno di legge che prevede lo sproporzionato aumento delle sanzioni a chi partecipa a manifestazioni non autorizzate. Nonostante lo “sciopero Italiano” delle opposizioni ( che hanno cercato in ogni modo, anche con una vera e propria “pioggia” di 360 emendamenti, di bloccare la legge ), ora il testo passerà al senato russo, dove il partito di Putin, Russia unita, ha la maggioranza.
Per quanto riguarda le pene, si arriva fino ad un massimo di 300 mila rubli (7mila euro) o 200 ore di servizio civile per i singoli, a 600 mila rubli per gli ufficiali (14mila euro), e per i soggetti giuridici a un milione di rubli (23mila euro), pene sproporzionatamente alte se paragonate a quelle in vigore fin la settimana scorsa, per non parlare poi che certi tipi di “reato” neanche prevedevano pene pecuniarie ma solo poche ore di servizio civile.
Varie associazioni dei diritti umani, tra cui anche Human Rights Watch, hanno espresso preoccupazione per questo provvedimento: è stata indetta una manifestazione a San Pietroburgo per metà Giugno insieme alle maggiori associazioni russe.
Emiliano Rossano
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