di Teodora Malavenda
Si chiama Small Zine ed è un free press. Stiamo parlando del primo magazine di arte contemporanea ideato e realizzato in Calabria. Il progetto, nato quasi per caso (durante una cena in pizzeria), ha preso forma e contenuto lo scorso ottobre (2011) grazie alla tenacia e alla passione di Luca Cofone e Loredana Barillaro. La redazione, con sede ad Acri, vanta un team di collaboratori sempre attenti e vigili alle ultime tendenze artistiche mostrando un particolare occhio di riguardo per la produzione regionale. È infatti alla Calabria e ai suoi numerosi talenti che Small Zine vuole dare voce. Interviste, recensioni, nuove proposte ma anche realtà già consolidate. Tutto questo e molto altro affrontato con un stile fresco e di elevata qualità. Per un proposta vincente!
Incontriamo Loredana Barillaro (direttore responsabile) in un torrido pomeriggio estivo, solo come quelli calabresi sanno essere.
Com’è nato Small Zine?
La mia passione per l’arte contemporanea è talmente grande che nella vita non potrei fare altro. Per un paio di anni, oltre a collaborare con Flash Art e con il portale seroxcult.com, ho fatto anche l’artista, fino a quando ho capito che la scrittura era davvero la sola cosa che mi dava grandi soddisfazioni. Le collaborazioni incominciavano a starmi strette e il desiderio di una maggiore autonomia nella scelta degli artisti e degli argomenti da proporre, si faceva sempre più pressante. Fu così che una sera, durante una cena tra amici, venne fuori l’idea di proporre un magazine di arte contemporanea. Dall’idea alla sua realizzazione sono trascorsi pochi mesi. Ad ottobre 2011 siamo partiti con il numero 0.
Con la prossima uscita, Small Zine giunge al quarto numero. Nel corso di questi mesi quali sono state le difficoltà maggiori?
Senza dubbio quelle economiche. Reperire i fondi necessari per mandare avanti il progetto è una grande fatica. Per il resto le soddisfazioni sono tante. La rete dei collaboratori cresce sempre di più e l’attenzione su di noi incomincia a manifestarsi anche al di là dei confini regionali.
Secondo te, a che punto è l’arte contemporanea in Calabria?
Se parliamo di spazi espositivi, non possiamo che confermarne la carenza. È importante il lavoro portato avanti dal MARCA di Catanzaro ma una sola istituzione non è sufficiente per consentire agli operatori culturali di svolgere adeguatamente il proprio lavoro. Manca quel ventaglio di proposte che altrove rappresenta la consuetudine. La Calabria possiede tanti validi artisti di cui però si conosce poco. A differenza di altre aree geografiche in cui tutto è molto saturo e dove tutto o quasi è stato già fatto o visto, da noi c’è una tela bianca che aspetta di essere riempita.
Vivi in una terra critica, spesso sbattuta sulle prima pagine dei quotidiani perché implicata in intrecci criminali. Pensi che l’arte nella lotta contro le mafie possa avere un ruolo oggettivo?
L’arte è una forma di comunicazione e in quanto tale può sensibilizzare le coscienze. E di sicuro qui in Calabria può rappresentare l’alternativa auspicabile per i tanti giovani disorientati e sfiduciati dal contesto che li circonda.
I nomi di un paio di artisti da tenere d’occhio.
Nicola Vinci e Fabio Viale. Ma l’elenco sarebbe lungo!
Small Zine è editato dall’Associazione Culturale BOX ART & C. Viene distribuito presso gallerie, fondazioni, musei, caffè letterari, o in abbonamento gratuito.
www.smallzine.info
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