Il regime di Asmara sarebbe coinvolto in prima linea nel traffico di essere umani diretto verso l’Egitto. Ad affermarlo è l’ultimo rapporto delle Nazioni Unite, secondo il quale il governo eritreo chiuderebbe entrambi gli occhi di fronte al rapimento di uomini e donne del proprio Paese, molto spesso minorenni. La maggior parte dei rapimenti accadrebbe nel campo profughi di Shegarab, un grande campo dell’Unhcr dove spariscono decine di persone al mese: uomini e donne vengono rapite col benestare dei supervisori del campo, per poi essere affidati ai rashaida, una tribù nomade, che li porterebbero nel deserto del Sinai, vero centro di smistamento di persone provenienti anche da altre zone dell’Africa. Sarebbe quello il capolinea per la maggior parte dei rapiti: se riscattati (con una somma variabile tra dai 3 ai 6mila dollari) presumibilmente tornano nel loro paese oppure, come la maggior parte delle volte, uccisi e i loro organi rivenduti in occidente.
Dell’agghiacciante storia è stata testimone una suora colombiana che aiuta gli scampati all’inferno a Tel Aviv, in un centro d’accoglienza predisposto proprio per immigrati provenienti da terribili esperienze come questa; per la religiosa ci sarebbero ancora migliaia di persone in condizioni disumane nel Sinai in attesa del riscatto o della morte. Di sicuro c’è un enorme giro d’affari legato al traffico di essere umani, che coinvolge anche Etiopia e Sudan, un affare che ha coinvolto più di 100 000 persone con il tacito assenso non solo di responsabili di campi profughi, ma anche di alti funzionari del governo eritreo, capi beduini e generali del’esercito, tutti d’accordo con i benestare dei propri governi. Ma qualcosa si è mosso: già l’emittente Al Jazeera, molto popolare nei paesi arabi, ha dedicato vari approfondimenti ed interviste a personalità a conoscenza del triste fenomeno e, non ultimo, il parlamento europeo chiedeva ai governi egiziani ed israeliano d’intervenire in modo attivo nella tratta di essere umani.
Il governo di Asmara, detta la Pyongyang africana, è al disfacimento e questo è soltanto l’ultimo episodio che attesta il declino : il regime marxista è al governo da quando la piccola nazione africana ha ottenuto l’indipendenza dall’Etiopia più di vent’anni fa, e la situazione non ha fatto altro che peggiorare anno dopo anno : un’economia disastrata ed isolata, che riserva la maggior parte dei fondi alla difesa e che ha costretto all’esilio milioni di abitanti.
Emiliano Rossano
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