Siria, un coordinamento per l’adozione degli “orfani della rivoluzione”

Da più di un anno la Siria è dilaniata da una guerra civile tra sostenitori del governo di Bashar Al Assad e i suoi oppositori, definiti dai media di Stato come ribelli armati, terroristi e resistenti. A loro volta gli oppositori denunciano, seguiti da numerose Ong, soprusi compiuti dalla repressione di regime. Tra i due schieramenti, come spesso accade, scorrono fiumi di sangue di civili (l’ultima grande strage è avvenuta proprio due giorni fa). La conta delle vittime è ferma da alcuni mesi, ma parliamo comunque di cifre che vanno ben oltre le 20.000 vittime; tantissimi sono inoltre i bambini che hanno perso i genitori durante la rivoluzione. Alcuni attivisti, tra Siria e paesi esteri, hanno fondato un coordinamento proprio per affrontare in maniera pratica la situazione degli orfani siriani.

“Un gruppo di attivisti che lavorano tra la Siria e l’italia, dopo aver tastato con mano la gravità della situazione dei minori nel Paese, ha deciso di mettersi a disposizione per aiutare questi bambini orfani”, dichiara in una nota Aya Homsi, studentessa bolognese di origini siriane. “Molti sono i bambini rimasti orfani, molti altri invece non sanno che fine abbiano fatto i propri genitori, poiché arrestati e torturati nelle carceri siriane, e quindi vivono nell’attesa della propria famiglia”, continua la giovane attivista. “Sono più di 800 i bambini che sono rimasti soli, senza alcun sostegno né economico né psicologico. Perciò abbiamo deciso di aiutare questi giovani cercando perlomeno di sostenerli economicamente a tempo determinato e/o indeterminato, affinché la richiesta di democrazia sia sostenuta da tutte le persone libere in modo attivo e senza che sia una responsabilità di questi bambini”.

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Aya ha poi affermato che sarà il coordinamento stesso a mettere in contatto i bambini con chi decide di intraprendere l’adozione a distanza, in modo che ognuno sappia chi sta sostenendo e dove abita. Si avrà la possibilità di seguire i bambini a tempo determinato o indeterminato. Per avere maggiori info contattare Aya Homsi (mail: aya.87@hotmail.it – tel. 3477129329).


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6 Comments

  • Con tutto il rispetto ma a me sta storia dell’adozione a distanza non mi piace perchè non conoscere il bimbo/a andare nel luogo perchè e facile far vedere una foto ma poi……

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