Continuano in Ucraina le proteste per l’introduzione del russo come lingua ufficiale in alcune regioni. Tra i manifestanti anche Vitaly Klitschko, campione mondiale di box, fondatore del partito Udar, che dichiara: “Oggi la gente ha perso ogni fiducia nello stato di diritto in Ucraina. Quanto accaduto in Parlamento ha spinto migliaia di persone a scendere in piazza, a portare la questione all’attenzione del presidente, in qualità di garante della Costituzione. E ci chiediamo quale sarà la sua risposta alla decisione del Parlamento”.
La legge è stata approvata martedì dopo una proposta a sorpresa che ha messo in contropiede le opposizioni. Sergiy Yefremov, del partito delle regioni di Viktor Yanukovic, capo di stato, afferma “È chiaro che la soluzione alla questione è stata posticipata per molti anni. Questo punto ha fatto parte di tutti i nostri programmi ufficiali, quindi abbiamo ritenuto necessario votarlo in questo momento”. Molti si schierano contro la decisione di riconoscere il russo come seconda lingua del paese perché la considerano la fine dell’identità nazionale ucraina. La polemica ha portato alle dimissioni del presidente del parlamento ucraino che si è sentito ingannato.
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