“Allarme Islam”? Perché in tv fate parlare la Santanché e non chi è musulmano?

Venerdì scorso è andata in onda su Mediaset la puntata di Mattino5 dedicata alle proteste – esplose su scala mondiale – contro il film “L’innocenza dei musulmani” (qui la nostra fotogallery della pacifica manifestazione di Roma). Ecco l’opinione a riguardo della nostra Ebla Ahmed.

 

E’ recente la notizia dell’acquisto di spazi pubblicitari sui canali televisivi pakistani (per conto dell’ambasciata americana) che verranno utilizzati dalla Casa Bianca per diffondere un video del Presidente Barack Obama che, insieme al segretario di stato Hillary Clinton, condanna il video anti-Islam colpevole di aver scatenato accese (e giustificate) proteste da parte del mondo musulmano.

E… l’Italia come risponde? Per ora sappiamo come ha affrontato il tema: replicando attraverso il programma quotidiano di Mediaset, Mattino 5, e un titolo inquietante: “Allarme Islam“.
Questa l’immagine “di copertina” della puntata di venerdì scorso. Ospiti: Daniela Santanché e un rappresentante politico del Partito Democratico.

Nasce spontanea una considerazione, anzi… un interrogativo: allarme di cosa? E – nel caso voler proprio mantenere questo termine intimorito e intimidatorio – meglio non sarebbe stato, forse, sostituire il secondo sostantivo con “terrorismo“?
Ci si interroga sull’intento: giornalistico? mediatico? O, più semplicemente, politico?
A qualunque delle tre opzioni ci si voglia allineare, un dato resta ineluttabile: l’obiettivo finale distorto, ovvero quello di alimentare l’odio razziale. Come si fa, allora, a non scendere in campo da competenti NON chiamati in causa?

Caro signor Paolo Del Debbio (e company), non è stata certo la mia fede, l’Islam, a muovere i manifestanti. Nessun credente avrebbe reagito in questo modo, provocando violenza e morte.
Tutto questo non rispecchia i principi della mia, nostra, religione. Queste sono solo persone ignoranti che hanno trovato il pretesto giusto per creare scompiglio. Persone forse indotte da chissà quale altra forza (politica?) per screditarci davanti al mondo. Elementi che vivono nella più totale anarchia, scambiandola per democrazia, e che in nome della religione, giustificano i crimini più atroci.

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Durante il Vostro programma “Mattino 5” avete tenuto a ripetere che “siamo arrivati a un punto in cui la religione islamica non ha più tolleranza”. “Un punto che se mi sentono dire Sacro, Santo, mi ammazzano”.
Incalzando e rincarando la dose: “I Cristiani vengono ammazzati in tutto il mondo. Solo i musulmani fanno queste cose, mentre gli ebrei non hanno mai ammazzato nessuno”. Ne siamo proprio certi?

Non sarà che il recente incarico di conduzione anche per il programma Quinta Colonna rischia di “montare” la testa al conduttore, inducendolo ad affermazioni palesemente tendenziose (faziose?), frutto banale di atavici e diffusi pregiudizi?
Sarebbe giunto il momento di iniziare a dar voce ai musulmani veri, quelli come me, con titoli di studio, cultura , e tutte le caratteristiche di sana e rispettosa civiltà.

Soltanto individui come la sottoscritta possono raccontare Chi e Cosa c’è dietro l’Islam. In termini di persone, lavoro, impegno civico e, anche, religioso. Fate che si possa essere Noi a suggerire COME, eventualmente, combattere queste teste calde! Ma… dateci voce! Perché possiate conoscere quanti siamo… Quanti, come me, sono coloro che pensano, ragionano, operano correttamente.
Altrimenti rimarrete imbrigliati in un atteggiamento identico a quello di chi (per comodità o pigrizia) punta il dito contro gli italiani, considerandoli tutti mafiosi. Se non – addirittura – assassini perché gelosi delle proprie donne…

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Ecco… di qui la mia profonda delusione per la puntata di Mattino 5, nella quale – anziché ignoranza e fangoso pregiudizio – avrei voluto ascoltare un controcanto che potesse (se non altro per diritto di appartenenza geo-politico-religiosa) raccontare qualche spicchio di verità che potesse almeno mettere in dubbio tutta una torta così arrogantemente sbattuta in faccia…

E’ giusto parlare di Islam e invitare in studio due politici, ma nemmeno un musulmano? E’ giusto non avere mai un contraddittorio?
Sarà ma… invece che Del Debbio… verrebbe da restare “Nel Dubbio”, tanto quanto basta perché così la prossima volta, nel dubbio, resti in silenzio. E in più, perché invitare sempre la Santanché, ogni volta in prima linea quando si parla di Islam, sempre pronta all’attacco e alla sterile polemica?
Sarebbe proprio – e su di lei – stendere educatamente, e silenziosamente, un velo. Sì, ma… pietoso.

Il Profeta Maometto (la pace e la benedizione di Dio siano su di lui) recita: “Se un uomo promette pace e protezione a un altro uomo e poi lo uccide, io non ho nulla a che vedere con l’assassino, nemmeno se l’uomo ucciso è un miscredente”. Quindi chi dice, ed è una minoranza, di fomentare violenze e odio, sappiate che lo fa per motivi puramente politici.

Mentre chi, come me (e siamo la stragrande maggioranza), rappresenta la normalità, sa che quanto è successo è del tutto contrario agli insegnamenti della religione musulmana. L’Islam non permette a nessuno di uccidere alcuno, neanche chi insulta il Profeta o l’Islam stesso.

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Sul Corano c’è scritto che “se un non credente, un non islamico, dice qualcosa contro Dio o contro il Profeta, non replicare e lascialo stare”. Questo è veramente il concetto più alto che ogni musulmano deve seguire.

Spesso, quasi sempre, purtroppo, lo spot continuamente in onda sull’Islam – proiettato incessantemente sui media di mezzo mondo – poco o nulla ha a che fare con l’Islam, con la Sua Vera Essenza. Piuttosto, probabilmente, con il… Cuore cinico e sanguinario della Politica.


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