Danza Japin, quando i bimbi sono portatori sani di cultura – fotogallery

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foto e testo di Jemy Haryanto

I passi dei danzatori Zapin Melayu, costituiti da bambini, risuonano con il loro calpestio. Sono accompagnati dal ritmo dei tamburi ‘Beruas’ suonati dai batteristi. A completare la sinfonia, un Tar, un’Albar (una sorta di chitarra), la Viola ed il Basso. Ed ancora l’Organo, ed il tamburo ‘Apit’, che danno un tocco di perfezione allo spirito della danza, seguendo i movimenti dei ballerini.

Zepin Anisah ed Hadrah Jamiatul Muslimin, guidati da M Ali Kaceng, 57 anni, si impegnano a reclutare bambini per farne dei danzatori. Secondo quest’uomo, i ballerini ‘Zepin’ ed ‘Hadrah’ sono formati da ragazzi in età scolare per uno scopo ben preciso. “Noi coinvolgiamo i bambini per impedire loro di accostarsi ad altre realtà negative. Appassionando questi ragazzi alla danza, con le rispettive famiglie, essi possono amare la cultura della propria regione ed evitare di perdersi nella promiscuità che li devia dai valori insegnati dall’Islam,” ha affermato.

Com’è risaputo, tutti i musicisti ed i ballerini provengono da famiglie locali. Questo non per avere un’esclusiva, bensì per fare qualcosa di veramente prezioso per le piccole famiglie. “Abbiamo reclutato i partecipanti a partire dal nostro ambiente famigliare, in modo tale che le altre persone potessero seguire il nostro esempio,” ha dichiarato. Infatti, ha aggiunto, per creare qualcosa di positivo, bisogna partire da sé stessi e dalla propria famiglia. Senza lasciare che culture esterne incidano negativamente sui ragazzi.

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L’uomo di mezza età ha poi spiegato che, dopo la formazione del gruppo di ballo ‘Zepin Anisah’ e ‘Hadrah Jamiatul Muslimin’, tutte le apparecchiature sono state acquistate attingendo da fondi personali. Il risultato dei pochi benefici che egli ha tratto dal commercio. Sono ancora molte le carenze, sia in termini di accuratezza degli abiti che di attrezzature e strumenti artistici. Ma, nonostante non sia supportato in alcun modo dal Governo, M Ali Kaseng ha riconosciuto di poter essere creativo in ogni aspetto.

“Attualmente abbiamo ancora molto materiale e strumenti da procurarci per far sì che il nostro gruppo artistico sia completo,” ha detto. Ha poi asserito che sono conosciuti due tipi di ‘Zapin, vi è infatti la ‘Zapin Arab’ che si sta evolvendo pian piano ed è portata avanti dalla popolazione di origini arabe presso Pontianak. Il secondo genere di danza è la ‘Zapin Melayu’, diffusa e tramandata da esperti locali, adattandola all’ambiente delle loro comunità. “Se per la Zapin Arab viene riconosciuto soltanto uno stile, sono invece molte le tipologie di danza Zapin Melayu,” ha concluso.

 


Profilo dell'autore

Jemy Haryanto
Sono nato e vivo tutt'ora in Indonesia. Una nazione plurale, multiforme, con migliaia di isole, migliaia di tradizioni, di etnie, di lingue locali. Sono 11 anni che lavoro nel mondo del giornalismo, ho iniziato da un piccolo giornale locale, per poi diventare inviato televisivo per un'emittente nazionale. Ora, oltre a scrivere per Frontiere News, lavoro come giornalista full time per un rivista internazionale, e faccio anche il Freelance. Sono sposato con una donna italiana, che mi continua a dare l'energia per scrivere. Non sono un amante della politica, ma nei miei articoli cerco di trasmettere il mio amore per la natura, le tradizioni e le usanze dei popoli.
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