Il governo di Manila ed i ribelli separatisti hanno raggiunto un accordo di pace, dopo 40 anni di conflitto, 120mila morti e 2 milioni di sfollati, per la parte meridionale delle Filippine, a maggioranza musulmana. Lo ha annunciato il presidente delle Filippine, Benigno Aquino.
Si tratta di un “accordo quadro”, come ha spiegato il Presidente, per la creazione di una nuova regione autonoma entro il 2016, alla scadenza cioè del suo mandato: “Questo accordo apre la strada ad una pace duratura a Mindanao”, riferendosi alla regione meridionale dell’arcipelago delle Filippine, quartier generale del Fronte islamico di liberazione Moro (Milf) – circa 12 mila militanti – che dal 1978 combatteva per una maggiore autonomia nel sud del paese.
A causa del lungo conflitto, il Paese, a 94% di fede cristiana, è rimasto sostanzialmente sottosviluppato nonostante la grande disponibilità di risorse naturali.
P.T.
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