Graffiti anti-cristiani sulla porta principale del Convento di San Francesco sul Monte Sion, appena fuori Gerusalemme. I poliziotti stanno indagando sugli autori della scritta “Gesù, figlio di p…, price tag” – ora rimossa, secondo quanto riporta AFP – anche se l’ultima parola lascia ben poco all’interpretazione. Le “Price Tag” sono infatti le rivendicazioni con le quali coloni e giovani estremisti israeliani “etichettano”, appunto, le loro incursioni in siti – principalmente religiosi – non ebraici (incursioni usate spesso come protesta nei confronti di decisioni del governo – spesso su questioni riguardanti gli insediamenti – ritenute ingiuste). Meno di un mese fa era stato attaccato il Convento di Latrun, nei pressi di Gerusalemme. I vandali bruciarono la porta e scrissero frasi blasfeme come “Gesù è una scimmia” e di ‘incoraggiamento’ ai coloni.
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