Greenpeace: “Centrali nucleari europee? Obsolete, chiuderne almeno 13”

Lo “stress-test”, ovvero l’indagine sulla reale efficienza e sicurezza, attuato su 145 reattori nucleari in Europa, ha fornito secondo Greenpeace la prova che diverse centrali nucleari del vecchio continente sono ormai da chiudere per motivi di sicurezza. Sarebbero infatti ben 13 gli impianti completamente obsoleti, ai quali bisogna aggiungere tutti quelli situati in zone a rischio sismico o a rischio inondazione (che sarebbero oltre il 50%). Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia, commenta: “I risultati non sorprendono, il nucleare è intrinsecamente insicuro e gli incidenti sono continui; i governi dovrebbero impegnarsi fin da subito a chiudere le centrali più antiche. Anche in vista del Roadmap del 2050 (che prevede una larga prevalenza delle energie rinnovabili)”.

La situazione ci tocca da vicino, dato che le centrali a rischio sarebbero anche in Francia e Svizzera – dove mal funzionerebbero i meccanismi di raffreddamento della piscina o dove non si sarebbe abbastanza al sicuro da terremoti o inondazioni. Mancherebbero dunque le basi per stabilire livelli di sicurezza accettabili e soprattutto a lungo termine.

Parole diverse arrivano invece da Guenther Oettinger, Commissario UE dell’energia, che parla dell’esito dei test come di un successo per il nucleare: “Gli impianti sono ottimi, necessitano solamente di alcuni ritocchi per essere completamente sicuri”; secondo quest’ultima dichiarazione sarebbero quindi assolutamente ingiustificate le voci che parlano di chiusura degli impianti. Il lavoro è stato diviso in tre fasi: una prima di autovalutazione da parte delle centrali, a cui è seguita una fase di analisi delle autovalutazioni, conclusa poi con un’analisi della situazione (con viaggi sul luogo) da parte di equipe multinazionali.

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Gioacchino Andrea Fiorentino


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