Tra pochi giorni, nel mondo musulmano, si celebrerà la Festa del Sacrificio. Letteralmente in arabo īd al-aḍḥā, la parola adha deriva dalla radice araba “dhy” che richiama il significato di “sacrificare” e si ricollega alle prove che sarebbero state superate dal profeta Ibrahim, Abramo, e dalla sua famiglia, soprattutto dal loro figlio Ismaele, Isacco.
In quel giorno l’animale viene ucciso tramite sgozzamento in modo che il sangue possa defluire completamente, visto che è considerato impuro. Il sacrificio viene effettuato da un uomo considerato in stato di purità legale mentre pronuncia la formula chiamata takbir.
Questa festività, comune a tutte le religioni ma molto più sentita nell’Islam, negli ultimi anni sta cominciando a pesare economicamente sulle famiglie. Il numero di montoni che verranno sacrificati nel solo Nord Africa si aggira intorno ai dieci milioni di capi e il loro costo aumenta ogni anno. La produzione locale non riesce a provvedere al fabbisogno della popolazione e quindi si è fatto ricorso al mercato estero per circa 100 milioni di montoni aumentandone il prezzo. Un montone sarà venduto tra i 350 e i 500 dinari, l’equivalente di uno stipendio medio.
Per rispettare la tradizione e la religione la gente farà i sacrifici necessari, ma è certo che è sempre più difficile affrontare queste spese. Durante la festa comunque, esiste da sempre un forte spirito di solidarietà per cui spesso chi può permetterselo regala alle famiglie più povere alcuni parti di montone.
Religione, tradizione e solidarietà, un modo sempre più completo di interpretare la propria fede, un modo sempre più necessario per poter rendere partecipe tutta la comunità.
Ilaria Bortot
Profilo dell'autore
- Dal 2011 raccontiamo il mondo dal punto di vista degli ultimi.
Dello stesso autore
- Americhe20 Dicembre 2024Usare l’AI per ridare un’identità a 10 milioni di schiavi afroamericani
- Centro e Sud America20 Dicembre 2024Capoeira, la ‘danza’ che preparava gli schiavi alla libertà
- Nord America19 Dicembre 2024La vita straordinaria di Elizabeth Miller, da Vogue a reporter di guerra
- Europa19 Dicembre 2024La doppia vita di Solomon Perel, nella Hitlerjugend per sopravvivere all’Olocausto