Devono essere veramente interessanti le soap turche, se in Grecia hanno un così grande successo. Pur di seguirle il popolo ellenico mette da parte i dissapori tra i due stati, mai sopito dopo quasi 100 anni dal conflitto Greco-Turco. “Il Secolo Magnifico” che racconta i fasti ottomani o l’emozionante serie “Sila”, sulla romantica vita di una ragazza “moderna” di Mardin, tengono davanti alla tv milioni di persone ogni sera.
Indignati e preoccupati per lo stato delle cose, alcuni esponenti dell’episcopato ortodosso, molto attento alla preservazione dell’identità nazionale ellenica. Dure le parole del vescovo Anthimos, metropolita di Salonicco: “Nessuno deve guardare Muhtesem Yilzil – nome in turco della serie su Solimano ‘Il Secolo Magnifico’-. Guardando le serie turche diciamo loro che ci siamo arresi.”
Più scontata appare la reazione del mondo dello spettacolo greco. “Sila la mattina. Sila il pomeriggio. Sila 24 ore al giorno. Non se ne può più” questo lo sfogo di una popolare attrice Tv, Nikoleta Karra.
Forse a causa della grave crisi economica, la Grecia vuole distrarsi dai problemi quotidiani e sognare un po’. Lo testimoniano anche i tanti e seguitissimi siti sul web dedicati delle serie televisive turche. E in effetti un aspetto politico della questione c’è, riferito alla politica neo-ottomana del governo del premier islamico nazionalista Recep Tayyip Erdogan.
Del resto nell’agosto scorso il leader del partito greco di estrema destra ‘Alba dorata’ aveva invitato i propri parlamentari ed i cittadini a boicottare soap opera turche. Michaloliakos Nikolaos aveva dichiarato: “Invito deputati di Alba dorata e i suoi sostenitori a non guardare serie turche,” soprattutto gli spot inseriti durante la loro messa in onda. Il leader aveva giudicato una “vergogna” le soap turche trasmesse in Grecia, nazione che ha un patrimonio culturale “unico”, affermando inoltre che le relazioni amichevoli tra turchi e greci andavano contro il benessere della Grecia e dei suoi cittadini e promettendo di chiedere alle autorità greche di intervenire.
Ma gente non ci sta a questa “nuova guerra”. Lo testimonia l’aumento delle vendite di corsi per imparare la lingua turca e la crescita di popolarità di gruppi musicali come i Mode Plagal, una band greca che collabora con la turca Orchestra Bosphurus. In arrivo quindi nuove soap. Dopo ‘Yabanci Damat’ (Lo sposo straniero, o ‘Ta sinora tisa agapis’ in greco) creato in coproduzione dalle tv di Ankara ed Atene – che racconta la love story fra un giovane greco, Niko, e una bella turca, Nazli – in arrivo ‘Son Yaz Balkanlar’ (L’ultima estate balcanica), ambientato in Grecia, Serbia, Bulgaria e Montenegro durante le guerre ottomane, e ‘Muhtesem Yolculuk’ (Il viaggio meraviglioso) sull’esplorazione delle due coste dell’Egeo compiuta da un regista turco e una cuoca greca di Istanbul. Il quotidiano turco Hurriyet vede il lato positivo della vicenda: “Almeno in tv fra i due paesi è scoppiata la pace”.
Paola Totaro
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