“Non lascerò la musica per combattere i miei fratelli arabi”

Omar Saad, un giovane musicista di al-Mughar – un villaggio in Galilea – ha ricevuto un anno fa la lettera di arruolamento nell’esercito israeliano. Sì, perché a differenza degli altri palestinesi, i drusi hanno l’obbligo – pena il carcere – di prestare il servizio militare (dopo che, nel 1956, la legge sulla coscrizione obbligatoria è stata resa applicabile anche a questa categoria di persone). Recenti ricerche hanno dimostrato che circa i due terzi della popolazione drusa in Israele preferirebbe non prendere le armi, se ne avesse la possibilità. Omar è uno di loro; nella lettera seguente, inviata al ministro della Difesa israeliano Ehud Barak, spiega le proprie motivazioni (qui il sito di supporto a Omar).

Gentile Ministro della Difesa di Israele,

Io sono Omar Zahr Al-deen Saad, dal villaggio di al-Maghar, Galilea.
Ho ricevuto l’ordine di presentarmi il prossimo 31 ottobre all’ufficio arruolamento dell’esercito, a norma dell’obbligo di coscrizione per la comunità drusa; a proposito di ciò vorrei chiarire alcune cose:

  • Rifiuto di presentarmi all’ufficio arruolamento perché non accetto la legge che prevede l’arruolamento obbligatorio per la comunità drusa;
  • Lo rifiuto perché sono un pacifista e odio ogni tipo di violenza e perché credo che questo esercito sia basato sulla violenza fisica e psicologica. Da quando ho ricevuto l’ordine di iniziare le procedure per l’arruolamento la mia vita è cambiata completamente. Sono diventato molto nervoso e con una grande confusione in testa. Mi sono figurato in mente molte situazioni dure e non riesco a immaginarmi con l’uniforme addosso che contribuisco alla repressione che Israele compie verso il popolo palestinese e non combatterò i miei fratelli arabi e le mie sorelle arabe;
  • Rifiuto di diventare un soldato israeliano o di andarmi ad arruolare, anche in qualsiasi altro esercito, per ragioni morali e nazionaliste;
  • Odio l’ingiustizia, la disuguaglianza, l’occupazione e odio il razzismo e le restrizioni sulla libertà;
  • Odio chi arresta bambini, uomini e donne.

Sono un suonatore di viola, ho suonato in molti posti e ho amici musicisti da Ramallah, Gerico, Gerusalemme, Hebron, Nablus, Jenin, Shafa’amr, Elaboun, Roma, Atene, Amman, Beirut, Damasco, Oslo ed tutti noi suoniamo i nostri strumenti per la libertà, umanità e pace. La nostra arma è la musica.

Faccio parte di un gruppo religioso che è stato, e continua a esserlo tutt’ora, oppresso. Quindi… come posso combattere contro la mia famiglia, i miei fratelli e le mie sorelle in Palestina, Siria, Giordania e Libano? Come posso imbracciare un’arma contro i miei fratelli e le mie sorelle in Palestina? Come posso lavorare come soldato al check-point di Qalandiya o in qualsiasi altro posto di blocco? Io sono una di quelle persone che ha subito l’ingiustizia nei check-point e nei posti di blocco. Come posso impedire a un mio fratello di Ramallah di visitare la sua casa a Gerusalemme? Come posso fare la guardia al muro dell’apartheid? Come posso fare da carceriere contro il mio popolo? E so che i detenuti (palestinesi, ndt) nelle carceri israeliane sono combattenti della libertà.

Suono per divertimento, per la libertà e per quella pace giusta che si basa sul fermare gli insediamenti e l’occupazione israeliana della Palestina. Quella pace giusta che si basa sull’istituzione di uno stato palestinese indipendente che abbia Gerusalemme come capitale, sulla scarcerazione dei detenuti e sul il ritorno in patria di tutti i rifugiati.

Molti dei nostri giovani hanno prestato servizio nell’esercito israeliano, ma cosa hanno ottenuto? Sono forse speciali? I nostri villaggi sono quelli più poveri, le nostre terre sono state espropriate e lo sono rimaste tutt’ora; non ci sono mappe strutturate né aree industriali. Il numero di laureati nei nostri villaggi è il più basso della regione e il tasso di disoccupazione tra i più alti.

Per quest’anno ho intenzione di continuare il liceo con la prospettiva di poter andare all’università. Sono certo che lei farà di tutto per fermare la mia umana ambizione, ma l’ho dichiarato a voce alta: “Sono Omar Zahr Al-deen Mohammad Saad, non sarò la benzina che incendierà la sua guerra e non sarò un soldato del vostro esercito”.

Firmato: Omar Saad

A distanza di un anno, Omar rischia di nuovo il carcere.

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26 Comments

  • FRANCESCO TI DEVI DARE UNA REGOLATA
    QUESTO RAGAZZO OLTRETUTTO RISCHIA DI SUO E DI GROSSO HA I COSI DETTI SANI PRINCIPI MORALI E TANTE PALLE DA RICOPRIRE QUELLI COME TE, CE NE FOSSERO………………..

    • Il ministro non dovrebbe fermare l’umana ambizione di questo ragazzo, dovrebbe solo accompagnarlo a Gaza, dove la sua umana ambizione verrebbe immediatamente accolta ed indirizzata. Magari addosso agli ebrei sparerebbe, o preferirebbe fare lo scudo umano?
      Un altro ricottaro… ma stanno tutti in Israele??

  • FRANCESCO@ (IDIOT) VACCI TU A FARE IL SOLDATO E CHE PECCATO SE TI INFILANO UN FUCILE NEL CULO E SPARANO ….E FACILE PARLARE CON IL CULO DEGLI ALTRI , FALLO COL TUO!!! NON AVRAI MAI LE PALLE DI QUESTO RAGAZZO PERCHè SE TU FOSSI LAGGIU , NON AVRESTI MAI AVUTO LE PALLE DI SCRIVERE UNA LETTERA CONTRO L ARRUOLAMENTO….TU SARESTI SOLTANTO L ENNESIMO VERME SCHIFOSO SANGUISUGA CHE SI AGGIUNGEREBBE IN MEZZO ALLE PALLE DEI SOLDATI …. E MEGLIO CHE TI SPARI NEL CULO , PERCHè SONO PROPIO I VERMI COME TE A DISTRUGGERE IL MONDO…QUI SULLA TERRA NON SERVI AD UN CAZZO , GIOCA A CALL OF DATY E VAI A FARE IN CULO. OMAR CE NE VORREBBERO TANTISSIMI COME TE LAGGIU….SEI UN GRANDE! SPERO CHE TU POSSA VIVERE SEMPRE E SUONARE LA TUA MUSICA!

  • Caro Francesco rifletti. Perché tanto odio? Perché non rispetti un ragazzo che vuole vivere la sua vita nel rispetto degli altri? In pace?
    Forse è un ragazzo come te. Auguro anche a te un po’ di pace!

  • Dal modo di scrivere, si denota tutta la grande espansione di logica, cultura e pensiero di cui il tuo cervello (se così si possa chiamare) è capace. Ogni tanto mi dimentico che al mondo esistono ancora persone simili a te, che riescono a sfornare merda dall’organo sbagliato. Non ti nascondo il mio disgusto a leggere simili ingiurie verso l’intelligenza umana e non. Se mai dovessi trovare un po’ di tempo nella tua inutile esistenza ti consiglio di battere fortemente la testa contro uno spigolo, magari potresti subire un shock cranico (questo potrebbe cambiarti veramente) altrimenti saresti semplicemente uno di meno.

    Massimo rispetto e ammirazione per questo ragazzo che riesce a trovare il coraggio per intraprendere la strada dell’obbiezione.

  • Non so se è bravo a suonare e non è l’unico che suona in Israele.Una cosa è certa, sputa sul patto dove mangia.In tutti i paesi arabi e non i drusi vengono presi a calci nel sedere,altro che studi, università,ambizione, in Israel addirittura gli fanno fare il soldato e……allora che cazzo vuole

    • evidentemente a differenza della maggior parte degli ebrei da vittima non vuole diventare carnefice, ho una grande ammirazione per questo ragazzo …tu invece riesci solo a sucitarmi ribrezzo

    • Eccelsa superiore mente che, con il nome di Francesco, se fosse leggermente affine al Santo d’Assisi, non mostrerebbe certo la sua ignoranza e mancanza di cuore.

    • Mah, che dire. Molti hanno risposto insultando perché “Israele è il male”, quando i paesi arabi dei santi non sono. Detto questo non sono d’accordo nel complesso, fare il soldato dovrebbe essere sempre una scelta, d’altro canto anche qui in Italia non meno di 50 anni fa era un obbligo, anzi si veniva considerati alla stregua di omonculi se ci si rifiutava di presentarsi agli uffici di reclutamento e si veniva incarcerati.
      D’altro canto è vero che nei paesi confinanti difficilmente avrebbe potuto avere un certo tipo di istruzione.
      Al di là di questo è incredibile come ci si schieri pro o contro Israele senza giudicare e valutare, in particolare dirsi contro Israele è quasi auto-gratificante per molte persone che si elevano a “paladini della giustizia”, quando credo ci sia un antisemitismo latente, invece.
      Una guerra è sempre sporca, ci vuole così tanto a capirlo? In una guerra NESSUNO ha ragione, sono tutte vittime.

    • ma che piatto in cui mangia? Israele mangia sulla testa di tutti quelli che succhia e senza importare persone da tutto il mondo per ficcarle negli insediamenti con il miraggio fasullo della terra promessa e i soldi di tutte le potenze multinazionali mondiali Israele non esisterebbe,
      Ogni cittadino ha il diritto di scegliere e alla propria educazione, a meno che non si tratti di un macelleria e non una nazione, e allora, come capo di bestiame, deve sol andare alla mattanza… chissà se Francesco presta il suo servizio militare per qualche guerra mentre parla

  • Non so se è bravo a suonare e non è l’unico che suona in Israele.Una cosa è certa, sputa sul patto dove mangia.In tutti i paesi arabi e non i drusi vengono presi a calci nel sedere,altro che studibe università in Israel addirittura gli fanno fare il soldato e……allora che cazzo vuole

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