Nella classifica 2012 sul “gender gap” (disparità di genere), stilata dal World Economic Forum, l’Italia è all’80esimo posto su 132 Paesi. L’anno scorso si era piazzata al 74esimo.
Nei primi posti troviamo i Paesi nordici. Primo posto ancora per l’Islanda che ha battuto la Norvegia, la Svezia e l’Irlanda. Meglio di noi Cipro, il Perù e Botswana. Dopo di noi, l’Ungheria, Grecia e Paraguay. Per risalire un po’ le classifiche dobbiamo guardare quella riservata ai 45 Paesi ad alto reddito, nella quale l’Italia è 34esima. Ultime Qatar e Bahrein.
La classifica generale si ottiene dalla valutazione di quattro parametri: per la partecipazione e le opportunità economiche, l’Italia si è classificata 101esima; per l’istruzione al 65esimo posto, per la salute al 76esimo e per il potere politico al 71esmo posto.
Il Global Gender Gap Report, introdotto dal World Economic Forum nel 2006, fornisce un quadro generale delle disparità basate sul genere in tutto il mondo. L’indice dei parametri di riferimento in materia economica, politica, per l’istruzione e la salute, forniscono la classifica dei Paesi e consento un confronto efficace tra regioni e gruppi di reddito nell’arco del tempo.
La finalità è creare una maggiore consapevolezza a livello globale in merito alle disparità di trattamento tra uomo e donna e stimolare la loro riduzione con la progettazione di misure efficaci.
Paola Totaro
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