Pakistan, uccidono figlia con acido: “Ci ha disonorati”

Nel Kashmir, Pakistan, in un piccolo villaggio del distretto di Kotli, Mohammad Zafar e sua moglie Zaheen, sono stati arrestati con l’accusa di aver ucciso la propria figlia quindicenne, Anusha.

La ragazza, il 29 ottobre scorso, è stata colpita con dell’acido ed è morta a causa delle ferite da ustione presenti sul 60% del corpo. I genitori, hanno accompagnato la figlia all’ospedale solo il giorno successivo l’aggressione.

Il motivo del grave gesto sarebbe il disonore che la ragazza aveva gettato sulla famiglia, guardando un ragazzo in paese.

In un’intervista, trasmessa dalla BBC lunedì,  il signor Zafar ha raccontato: “C’era un ragazzo che girava su una moto. Lei si è voltata a guardarlo due volte, le ho detto di non farlo – è sbagliato. La gente parla di noi, perché la nostra figlia più grande si comportava allo stesso modo.”

A quel punto Anusha supplica la madre e le assicura che lo sguardo al ragazzo fosse stato un incidente. Racconta la signora Zaheen: “Lei ha detto ‘non l’ho fatto apposta, non lo farò più’. Ormai avevo gettato l’acido. Era il suo destino morire in questo modo”.

Funzionari pakistani inizialmente avevano riferito che, presumibilmente, l’omicidio fosse avvenuto a causa di una relazione tra i due ragazzi.

In Pakistan casi come quello di Anusha sono all’ordine del giorno. Lo scorso anno il governo ha approvato una legge che prevede pene più severe per crimini di questo tipo, con condanne fino a 20 anni di carcere.

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Secondo un rapporto della  Commissione per i diritti umani del Pakistan, lo scorso anno sono state 943 le donne uccise per questioni d’onore, 100 in più rispetto al 2010. E solo una piccola parte di loro, ha ricevuto cure mediche prima di morire.

Il sospetto è che questi casi siano molto più numerosi, come ha riferito il Portavoce della commissione, Zaman Khan, perché molti non vengono denunciati.

Nel rapporto si legge inoltre: “Durante l’anno, le donne sono state cinicamente uccise in nome dell’onore, quando sono andate contro la volontà della famiglia in qualsiasi modo, anche sulla base del sospetto. Alcune donne sono state uccise per questioni d’onore  inerenti controversie su proprietà e diritti di successione” .

Lo scorso mese di marzo il governo del Kashmir aveva stabilito punibili con l’ergastolo gli attacchi con l’acido.

Secondo i media locali l’episodio che ha portato alla morte di Anusha, è uno dei pochi registrati negli ultimi anni.

Paola Totaro


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