Durante un incontro con una delegazione di giudici ugandesi, il Papa ha benedetto la portavoce del Parlamento, Rebecca Kadaga, promotrice della pena di morte per gli omosessuali.
La proposta di legge, che sarà discussa in Parlamento il 15 dicembre prossimo, intende introdurre il concetto di malattia mentale riguardo l’omosessualità e la pena di morte per i gay recidivi.
Immediate e durissime le critiche della comunità gay, un attivista dell’Università di Makerere ha dichiarato: “Il gesto del Santo Padre è incomprensibile. Come si fa a benedire una figura politica criticata a livello internazionale per voler introdurre la pena di morte contro le minoranze sessuali in Uganda, a due giorni dal dibattito parlamentare sulla legge omofobica? Non si è valutato che questo gesto sarà utilizzato per rafforzare l’approvazione delle legge?”
Dal 2009 il presidente ugandese Yoweri Museveni boccia puntualmente la riforma, per non sporcare l’immagine del Paese con un provvedimento omofobico. Va detto che i vescovi ugandesi si erano schierati contro l’‘anti-homosexuality bill’ che “non può essere presa a modello di un approccio cristiano alla questione. L’introduzione della pena di morte e del carcere per atti omosessuali colpisce le persone invece di cercare di aiutarle”.
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ma che andate blaterando? capisco che siete poco avvezzi alle cose vaticane, ma non è vero che il papa ha benedetto la KAdaga, le ha permesso invece il baciamano. Capisco che la differenza sembra minima, ma non lo è. Cercate di ricordare che il promotore della pena di morte in Europa, quando molti stati ancora l’usavano, fu proprio il vescovo di Roma. Questo non toglie che avrebbe dovuto evitare l’episodio, ma non venitemi a dire che il papa ha benedetto un simile personaggio. Leggetevi l’articolo sullo stesso argomento del Foglio e troverete diversi riferimenti alle reazioni del papa – per mezzo del portavoce permanente all’Onu – e della curia ugandese e americana alla proposta di legge che risale al 2009.
[…] Parentesi: Oramai ‘sti cazzi di editorialisti cattolici o teo-con si infiltrano come scarafaggi in tutti i pertugi dell’editoria italiana, ansiosa di non lasciare il fianco scoperto a destra (Pontifex docet): come giudicare altrimenti i deliranti post di Paolo Gambi, cameriere in livrea di sua santità, emulo di Langone senza averne il talento di scrittore, sull’Huffington Post, fatti di stridule arrampicate sugli specchi e quadrupli carpiati all’indietro e senza rete che si schiantano contro il muro della realtà, come quello sul “papa che non è contro gli omosessuali”, pochi giorni dopo che la zia pina aveva ricevuto parlamentari che legiferano per mandare a morte i gay? (http://frontierenews.it/2012/12/il-papa-benedice-lugandese-che-promuove-la-morte-dei-gay/) […]
il gesto del papa è incomprensibile???? non ha valutato???? al contrario, ha valutato attentamente e il rafforzarsi delle possibilità di far passare una legge fascista e disumana è indubbiamente e fortemente voluta.
Coppie di fatto una ferita grave inflitta alla giustizia e alla pace? Un’offesa contro la verità della persona umana? Si occupi dei SUOI preti che si inculano i bambini.
Il pontefice ha perso ogni dignità spirituale. Come può accusare il matrimonio fra persone omosessuali una minaccia alla pace, quando si fa sostenitore di leggi che promuovono la pena di morte per i cristiani omosessuali? Una guida spirituale che perseguita i suoi fedeli è veramente inaccettabile.
bisogna sempre verificare qual’è la posta di scambio visto che la nomenklatura vaticana si preoccupa quasi esclusivamente di questo, da sempre.
Brava, condivido appieno
Per chi non ha ancora saputo che queste notizie contro il papa sono solo baggianate. “…In realtà, Rebecca Kadaga, speaker del Parlamento di Kampala, faceva parte di una delegazione di parlamentari ugandesi a Roma per partecipare alla Settima assemblea dei parlamentari per la Corte Penale internazionale e per lo stato di diritto. La delegazione ugandese ha partecipato all’udienza e ha poi potuto salutare il Papa, come molti altri pellegrini: un breve incontro di qualche secondo e nessuna benedizione, ma i maestri della menzogna ne hanno approfittato per rovesciare sul Papa un mare di insulti e l’accusa più infamante che si possa fare in Europa in questo periodo: istigare all’omofobia.
Tutt’altro. Quanto all’Uganda la Chiesa si è pronunciata da subito con forza contro quella proposta di legge e per quel che riguarda il Messaggio per la Giornata della Pace non c’è alcuna volontà di discriminazione, perché la questione di cosa sia il matrimonio non ha a che vedere con i diritti della persona, che sono già regolati dalla Costituzione…”
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-campagna-dodiocontro-il-papa-5410.htm