Il Calendario delle Studentesse nasce come progetto nel 2007 dall’equipe di Arakne Communication, un’agenzia di comunicazione di Napoli. Il suo scopo è, come si legge sul sito, quello di essere “un medium finalizzato a incentivare la sensibilizzazione dell’opinione pubblica su tematiche di interesse generale”.
Il tema di quest’anno è ONERACE e la foto che è destinata a fare il giro del mondo è quella che ritrae due giovani sporche di sangue intente a scambiarsi un dolce bacio saffico. Una ha una stella di David tatuata sulla spalla, l’altra è velata. Il significato è chiaro: rappresentare il conflitto più sanguinoso degli ultimi trent’anni, quello israelo-palestinese. Un bacio proibito, dalla religione, dallo scontro, dalla guerra e dall’odio. Un bacio tra due donne insanguinate, una richiesta di amore e una dimostrazione del bisogno di pace. “Unfaithful Kiss” è il titolo, a scattarla il fotografo Paolo Puopolo.
Una foto che si sposa con il fine di questo progetto, ovvero quello di promuovere il dialogo interculturale e la conoscenza dei popoli, attraverso la scoperta, o forse sarebbe meglio dire ri-scoperta del diverso. Imparare a vedere la diversità come forma di arricchimento, come valore e non solo come qualcosa che ci spaventa. Temi vecchi ma che restano sempre attuali, visto come continuano ad andare le cose. E temi che ben si sposano con il Forum delle Culture che si terrà a Napoli nel 2013, città natale del progetto.
Ecco gli altri undici fotografi, tutti campani e di fama nazione e internazionale, che vi hanno partecipato: Yuma Migliaccio, Maria Grazia Formisano, Salvatore Catapano, Crescenzo Mazza, Errico Fabio Russo, Elia Vaccaro, Giorgio Attanasio, Carmine Napolitano, Giuseppe Matarazzo, Salvio Parisi e D’Alessandro.
Ilaria Bortot
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Sinceramente la foto è falsificante e ricade sui soliti meccanismi di disinformazione e manipoloazione della realtà. Le due donne vengono rappresentate in maniera fin troppo banale e soprattutto su un “piano paritario”: sembrano due donne che soffrono e subiscono assieme. Così nella realtà non è. Israele è uno stato colonialista che occupa militarmente e illegalmente la Palestina storica, ha creato delle enclavi circondate da un muro di apartheid in cui ha rinchiuso i palestinesi negando loro i diritti umani fondamentali. La donna con la stella di david in realtà non esiste, mentre purtroppo tutte le donne palestinesi sono umiliate e segregate dall’occupazione sionista. Il dialogo tra queste due donne è impossibile come impossibile è un dialogo paritetico tra carnefice e vittima.