Usa, ucciso il primo condannato a morte del 2013

Si chiama Robert Gleason ed è il primo condannato a morte, cui la pena è stata eseguita, del 2013 negli Stati Uniti. Lo Stato è la Virginia, la data è il 16 gennaio, ore 9 P.M. (ora americana). Fino a qui la trama è la identica alle altre 1320 esecuzioni eseguite in America dal 1976, anno della reintroduzione della pena di morte nel paese a stelle e strisce.

Ciò che contraddistingue questa esecuzione, oltre al fatto di essere la prima dell’anno nuovo, è la modalità dell’applicazione della pena: Gleason ha infatti scelto la sedia elettrica, una tipologia di pena di morte che non veniva più applicata dal 2010.

Robert Gleason stava scontando un ergastolo per l”omicidio di due persone. A questo reato si è però aggiunto l’assassinio di due compagni di cella, accusa da lui stesso ammessa e a suo dire perpetuata con lo scopo di essere ucciso, che gli è valsa la condanna alla pena capitale.

Il condannato era cosciente di ciò che gli sarebbe accaduto, sicuro e convinto della scelta fatta dai giudici riguardo alla sua condanna a morte, tanto che Bob McDonnell, governatore repubblicano della Virginia, secondo Firstonline.info, avrebbe sostenuto che Gleason non aveva espresso alcun rimorso per i suoi orribili crimini e che non aveva mai fatto appello contro la propria sentenza di condanna né richiesto la grazia. Una dichiarazione, quest’ultima di McDonnell, coerente con quanto, secondo Fox News, affermato da Gleason stesso: “Non è che voglio morire, è che so che ucciderò di nuovo se non vengo giustiziato”.

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Era infatti stato lo stesso Gleason a premere perché la pena capitale gli venisse inflitta il più velocemente possibile e perché la metodologia fosse quella della sedia elettrica poiché, come riporta Squer.it, non voleva ricevere un ago nel braccio né tanto meno morire sdraiato. L’altra opzione infatti riguardo ai metodi di esecuzione della pena di morte nello Stato del Virginia è quello dell’iniezione letale.

Stefano Zambon


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