Questa mattina in Giappone tre persone sono state impiccate. Sono le prime dall’insediamento di Shinzo Abe. In Giappone non si impiccava più nessuno dal settembre 2012, quando l’Ue aveva chiesto al Paese di considerare una moratoria per l’abolizione di questo metodo di esecuzione.
Il ministro della Giustizia Sadakazu Tanigaki ha ordinato le esecuzioni dopo un’attenta valutazione dei dossier, descrivendo la decisione “inevitabile e dettata dalla maggioranza della popolazione”.
I tre che sono stati giustiziati erano Kaoru Kobayashi, 44 anni, massacrò una bambina di 7 anni nel 2004 e spedì la foto del cadavere alla madre, Masahiro Kanagawa, 29 anni, assassinò 2 uomini e Keiki Muto, 62 anni, nel 2002 strangolò il proprietario di un bar.
Attualmente sono 134 i prigionieri nel braccio della morte. Da marzo scorso sono state eseguite sette condanne.
Profilo dell'autore

- Dal 2011 raccontiamo il mondo dal punto di vista degli ultimi.
Dello stesso autore
Nord America21 Dicembre 2024“Uccidi l’indiano, salva l’uomo”: La storia dimenticata dei collegi per i nativi americani
Asia & Oceania21 Dicembre 2024Wu Zetian, l’imperatrice che riscrisse le regole del potere in Cina
Americhe20 Dicembre 2024Usare l’AI per ridare un’identità a 10 milioni di schiavi afroamericani
Centro e Sud America20 Dicembre 2024Capoeira, la ‘danza’ che preparava gli schiavi alla libertà
occhjo per occhio e dente per dente