Qatar, esecuzione per spaccio. Amnesty chiede lo stop

 

Condanna a morte per spaccio di droga in Qatar. Un uomo è stato trovato con 600kg di hashish e oppio insieme al suo complice su una barca, diretti verso il Paese. Il condannato a morte dovrà prima pagare una multa di 100mila euro e poi verrà o fucilato o impiccato.

Il complice si è salvato perché si è difeso affermando di essere stato costretto con la forza a caricare sette sacchi di droga. Per lui ergastolo e una multa di 60mila euro.

La sentenza, riportata da tutti i giornali locali, vuole essere esemplare per chi in futuro volesse intraprendere attività illegali di questo genere. Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International ha dichiarato all’Ansa che “in Qatar non si registrano esecuzioni da diversi anni, sebbene continuino ad essere inflitte condanne a morte”.

“Nei bracci della morte del Qatar si trovano una ventina di prigionieri in attesa dell’esecuzione. Amnesty International seguirà le fasi di questo procedimento, chiedendo alle autorità di non procedere all’esecuzione” ha dichiarato Noury.


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