Siria: aiuti, arrivato solo il 20% dei soldi promessi. Un mln di profughi entro giugno

La tragica situazione della Siria e dei siriani in fuga non sembra avere fine. Si stima che negli ultimi tre mesi il numero dei rifugiati sia raddoppiato in Egitto e triplicato in Turchia; in Iraq i numeri sono di gran lunga superiori del previsto, mentre nel campo profughi di Zaatari, Giordania, non c’è più spazio per accogliere fuggitivi. Il governo giordano sta pensando di aprire due nuovi campi, ma ha urgente bisogno di aiuti per poter operare.

I numeri della guerra civile in Siria sono sempre più allarmanti. Le organizzazioni umanitarie lamentano l’assenza delle risorse e dei mezzi necessari per soccorrere la popolazione in fuga. Gli aiuti promessi, inoltre, non sono arrivati, o meglio, solo il 20% di 1,5 miliardi di dollari promessi alla conferenza dei donatori in Kuwait sono giunti a “destinazione”. Ogni giorno circa 5.000 persone abbandonano il paese e l’Onu prevede che entro giugno i profughi saranno più di un milione.

“L’emergenza si fa ogni giorno più preoccupante, non lasciando alle agenzie la possibilità di fornire l’aiuto di cui si ha disperatamente bisogno” – dichiara Riccardo Sansone, responsabile del coordinamento umanitario di Oxfam Italia. “I soldi generosamente promessi un mese fa servono ora per garantire servizi essenziali come cibo, acqua e un tetto alla popolazione di profughi che è in aumento vertiginoso. Oltre 5.000 persone – aggiunge – fuggono dalla Siria ogni giorno, generando grandi difficoltà tra le comunità ospitanti; l’intera regione è a rischio di stabilità. Sarà una crisi di lungo periodo, e governi e agenzie devono essere preparati. Se anche il conflitto e le violenze dovessero cessare oggi, ci sarebbe bisogno di interventi umanitari per i prossimi anni a venire.  –  ha concluso Sansone.

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Intanto non cessano i conflitti tra le forze fedeli a Bashar al-Assad e i ribelli. E’ dell’ultim’ora la notizia che ad Aleppo sono stati utilizzati gas nervini in uno scontro, ma le fonti israeliane che hanno diffuso la notizia non sono state momentaneamente in grado di stabilire quale tra le due fazioni abbia fatto uso delle armi chimiche.

L.G.


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