Continua, da parte del governo israeliano, la costruzione di nuovi alloggi a Gerusalemme est. Questa volta, spiega il ministro degli Alloggi Uri Ariel – lui stesso un abitante di un insediamento ebraico a Gerusalemme est – cinquanta case saranno destinate ai sopravvissuti dell’Olocausto. L’annuncio è stato dato verso la fine della scorsa settimana dal ministro stesso, in radio: le costruzioni saranno situate nel quartiere di Talpiot, dove si trovano già molti alloggi destinati alle persone anziane.
L’annuncio è arrivato poco prima della visita del segretario di stato USA John Kerry, che incontrerà il primo ministro Benjamin Netanyahu, concludendo il proprio tour di tre giorni in giro per il paese. Gerusalemme est è stata conquistata da Israele durante la Guerra dei Sei giorni, nel 1967, e da allora, nonostante le promesse, è stata via via sempre più colonizzata dagli israeliani, creando seri problemi, malumori e violenze sempre crescenti nella controparte palestinese, che considerano Gerusalemme est capitale del futuro stato palestinese.
Proprio il primo ministro israeliano, a metà Marzo, ordinò la temporanea sospensione di proposte di leggi riguardante la costruzione di nuovi insediamenti, in vista della visita, il 20 Marzo, del presidente Barack Obama; questo per evitare problemi a livello politico con l’amministrazione americana, ed il ripetersi di episodi di circa tre anni fa, quando il governo israeliano, sempre guidato da Netanyahu, annunciò la costruzione di nuove case proprio durante la visita dell’allora vice presidente John Biden, provocando non poco imbarazzo nelle sale del potere a Gerusalemme.
Emiliano Rossano
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