di Loredana De Pace
Il festival dell’immagine Festimatge si svolge annualmente nella cittadina costiera di Calella, in Spagna. Anche nel 2013 questa manifestazione rinnova l’appuntamento in una veste aggiornata che da otto edizioni vede affiancate l’arte fotografica e quella cinematografia. L’evento, che si tiene solitamente in primavera, proseguirà quest’anno fino al 28 aprile.
Calella si trova nella provincia di Barcellona, in Catalogna, e si affaccia sulle coste del mar Mediterraneo. Oltre ad accogliere turisti provenienti da tutta Europa, con Festimatge, la città diventa una fucina culturale nella quale donne e uomini laboriosi si impegnano per la diffusione dell’immagine a tutto tondo. Alle spalle di questo evento c’è il gruppo Foto-Film Calella che organizza il festival da quarant’anni. Negli ultimi otto viaggiano all’unisono la fotografia, i cortometraggi e il cinema realizzato su pellicola 9,5mm (il primo formato cinematografico amatoriale introdotto dalla società francese Pathé Frères nel 1922).
Durante il mese di aprile, infatti, Festimatge converte Calella nella città dell’immagine con mostre dislocate in numerose sedi espositive, nate a questo scopo o adattate per l’occasione, a partire dalle sale del Municipio, passando per il teatro, il cinema, e ancora hotel, ristoranti, negozi, centri culturali, bar. Insomma, Fotografía, cortometraje y cine 9,5mm invadono letteramente le strade di Calella a favore dei cittadini e dei turisti.
La Federazione Internazionale dell’Arte Fotografica si è espressa in merito all’evento catalano conferendo al Festimatge le “Cinque stelle”, ovvero il massimo riconoscimento per una manifestazione fotografica, secondo la valutazione interna all’associazione.
“L’obiettivo di Festimatge è duplice”, commenta Xavier Rigola, Presidente del gruppo fotografico Foto-Film Calella. E prosegue: “Al fine di ottimizzare le risorse umane e finanziarie, Foto-Film Calela offre la possibilità di apprezzare – in un solo festival – l’arte della fotografia, i cortometraggi e la produzione filmica amatoriale realizzata su formato 9,5mm. Questo è il primo traguardo del festival. Il secondo obiettivo è quello di valorizzare la città di Calella e dimostrare che il nostro gruppo è impegnato a tutto tondo nel campo dell’immagine. Festimatge offre ad autori noti e giovani leve, l’opportunità di presentare il proprio lavoro. Inoltre, la nostra città diventa un vero e proprio punto di riferimento nel mondo delle immagini per autori e pubblico di livello internazionale”.
GLI AUTORI DI FESTIMATGE
La sede principale della sezione dedicata alla fotografia è l’ex Fábrica Llobet-Guri, azienda fra le più importanti della Spagna, originariamente destinata alla lavorazione tessile. La Fábrica, utilizzata ora come sala espositiva, per eventi culturali e di interesse sociale, si estende su mille metri quadrati e ospita, per questa edizione di Festimatge ben ventotto mostre. L’inaugurazione – alla quale abbiamo partecipato – si è svolta durante il primo fine settimana di aprile. Delle mostre in esposizione alcune hanno destato maggiormente il nostro interesse per qualità fotografica, varietà del tema e capacità di sintesi espressiva.
La bravura de la naturaleza desde el aire di Nacho Sayas, per esempio, è un valido compendio di fotografia aerea che riporta alla memoria l’esposizione dell’autore francese Yann Arths Bertrand, visitabile al Forte di Bard in Val d’Aosta, fino al due giugno prossimo.
Geografias del silencio, invece, è il progetto del giovane e già affermato paesaggista valenziano Kike Suay, rappresentato dalla galleria L’Arcada di Blanes (Gerona-Spagna).
Inoltre, nella zona centrale della vecchia struttura industriale è stato allestito il progetto collettivo del gruppo Foto-Film Calella, dal titolo Calella… única: milleottocento ritratti dei cittadini di Calella fotografati un po’ alla maniera di Richard Avedon, ovvero ritirando frontalmente e su sfondo neutro il mezzo busto dei soggetti, tutto rigorosamente in bianconero… O quasi. Sì, perché disseminato qua e là lungo la parete ovale dell’installazione spezzano i toni di grigio pochi ritratti eseguiti con un solo colore, il rosso degli abiti indossati dai soggetti fotografati.
Non è mancato lo spazio dedicato agli allievi delle scuole di fotografia: Llum al cos, (in catalano, Luce al corpo) è un’indagine sul nudo, condotta dagli allievi della scuola Fotoespai Barcelona Centre d’Imatge. Visualitzar el pensament è il progetto collettivo presentato dall’Institut d’Estudis Fotogràfics de Catalunya (IEFC). I paesaggi in 3D (da guardare con appositi occhiali messi a disposizione per l’occasione) sono, invece, opere degli allievi della scuola superiore di Disegno artistico IES Euclides di Barcellona.
Anche l’Italia è rappresentata lungo i corridoi dell’ex fabbrica tessile attraverso le immagini del progetto Ecuador: il piccolo gigante, realizzato da chi scrive.
Le tematiche e i generi in esposizione assolutamente diversi fra loro danno la possibilità ai visitatori di attraversare mezzo globo, dalla Patagonia di Toni Vila, all’Islanda di Wesley Law, passando per Cuba secondo Santos Moreno e per il Voodoo Haitiano fotografato dallo spagnolo Sergi Reboredo. Ci racconta Joaquim Sitjà, membro del gruppo Foto-Film Calella e responsabile della selezione dei progetti esposti: “Con Festimatge vogliamo dare visibilità ai più diversi generi della fotografia: dalla storia al reportage, dalla fotografia creativa a quella prodotta dagli studenti delle scuole d’arte. Per selezionare i lavori seguo costantemente i principali siti di fotografia, visito esposizioni e manifestazioni, ricevo molti portfolio e quando ne trovo qualcuno in linea con le coordinate estetiche del festival mi metto in contatto con l’autore. Alle associazioni fotografiche, inoltre, diamo la possibilità di presentare progetti realizzati in forma collettiva”.
In occasione del festival ormai da trentasette edizioni viene organizzato anche il Trofeu Torretes de Fotografia. Il campo d’azione del premio è internazionale e lo conferma la partecipazione di fotografi provenienti da 48 diversi Paesi. Le 4700 immagini pervenute (25% in più rispetto alla precedente edizione) offrono un vero e proprio affaccio sul Mare. È proprio questo infatti il tema scelto dall’organizzazione per il 2013. Nel mese di giugno, inoltre, sarà pubblicata una raccolta delle migliori immagini in concorso, le stesse che fino al 28 aprile faranno parte del circuito espositivo del festival.
FESTIMATGE E IL CINEMA
Festimatge non è solo fotografia. L’immagine in movimento rappresenta l’altra risorsa espressiva e culturale dell’evento catalano. Infatti, il festival è dedicato anche al cinema realizzato in formato 9,5mm e ai cortometraggi.
Da diciannove edizioni è indetto il Trofeu Internacional Torretes dedicato al cortometraggio. Quest’anno sono pervenuti ben 296 filmati di autori provenienti da Spagna, Stati Uniti, Argentina, Messico, Irlanda, Norvegia e Lituania. Una delle differenze più importanti rispetto alle edizioni passate riguarda l’Incontro Internazionale di 9,5mm organizzato in seno al festival catalano, e che quest’anno compie il suo quarantesimo genetliaco. Per commemorare l’importante anniversario, il veterano di Festimatge Santiago Marre – che da quattro decadi organizza l’evento dedicato al cinema 9,5mm – ha voluto portare a Calella l’esposizione De les Ombres al film, presentata nella Sala delle Esposizioni della Ajuntamet Vell, il municipio di Calella. Questa mostra raccoglie una parte della vasta collezione di apparecchi fotografici e cinematografici di Josep Maria Queraltó. Durante l’inaugurazione i presenti hanno goduto dell’incredibile energia narrativa del collezionista catalano, componente dell’Accademia delle Arti e della Scienza Cinematografica della Spagna e membro d’onore dell’Accademia del Cinema Catalano. Nel corso dell’inaugurazione Queraltó ha descritto gli oggetti in mostra spiegandone il funzionamento; ha raccontato alcuni aneddoti sul ritrovamento fortuito di pezzi antichi in mercatini dell’usato, bistrattati dall’ignoranza altrui e, invece, acquistati e conservati con cura nella sua collezione. Fra i manufatti di particolare rilievo in esposizione c’era anche un grammofono d’antan di straordinario valore storico, specie per il diffusore del suono a ventaglio, un pezzo originale costruito dai fratelli Lumière.
Esposta per la circostanza c’era anche una splendida scatola musicale svizzera, in legno pregiato, risalente al XIX secolo e perfettamente funzionante. “Fino ad ora, entrambi i pezzi – ci tiene a sottolineare Josep – non erano mai usciti dalla collezione”. E prosegue: “Trasmettere la conoscenza e la storia della cinematografia alle generazioni future. A questo io aspiro. Secondo me – continua il collezionista catalano – è importante che i giovani sappiano qual è l’origine degli oggetti moderni, sempre più miniaturizzati e pieni di componenti elettroniche”.
In trentacinque anni di attività, Queraltó ha raccolto 20.000 pezzi legati alla tecnologia del film. Il suo sogno è, come ci racconta, “quello di creare uno spazio museale permanente e interattivo affinché le nuove generazioni abbiano accesso alla storia della cinematografia attraverso i materiali della sua collezione attraverso elementi pedagogici e ludici”.
Domandiamo a Queraltó anche quale sia la natura della sua raccolta: “Ho cominciato a collezionare apparati da sala cinematografica come proiettori e altoparlanti per evitare che andassero buttati. Col tempo la raccolta ha preso le sembianze di una collezione. Così ho iniziato a organizzare i pezzi secondo una cronologia che segue la storia della cinematografia, sin dagli inizi. Per questo l’esposizione presentata a Calella si chiama Dalle ombre al film”.
La sezione del festival che si rivolge agli appassionati di cinematografia prevede anche la proiezione dei cortometraggi partecipanti al XIX Trofeu Torretes de Curtmetratges. Una novità importante di questa edizione del festival riguarda la categoria di cortometraggi interamente dedicata ai bambini. Fra quelli di animazione, scelti e proiettati per i più piccini ricordiamo Xigante di Luis da Mata e Julio Vanzeler.
Qualche altro titolo in rassegna: Desayuno con diadema di Oscar Bernácer, Se vende di Carmen Marfá e Christian Moyes, A story for the modlins di Sergio Oksman e La Boda di Marina Seresesky.
Così come per la fotografia, anche le sedi di proiezione dei cortometraggi saranno numerose: dalla cappella di Sant Quirze all’Ajuntament Vell, dal cinema Sala Mozart al Teatro Orfeo Calellenc.
A chiusura della manifestazione, il 28 aprile è prevista la serata di premiazione del Trofeu Torretes. In questa occasione saranno proclamati i vincitori dei due concorsi, e assegnati i riconoscimenti sia della sezione fotografica, sia di quella relativa ai cortometraggi.
Informazioni
L’inaugurazione del Festimatge 2013 relativa alla sezione Cine 9,5mm e cortometraggi si è svolta sabato 6 aprile nella Plaza del Ayuntamento con un interessante videomapping proiettato sulla facciata di un palazzo del centro cittadino. L’inaugurazione della sezione fotografica del festival si è tenuta, invece, domenica 6 aprile presso La Fábrica, alla presenza del sindaco, la signora Montserrat Candini, del comitato d’onore del festival, di molti autori giunti per l’occasione e, naturalmente dei cittadini di Calella ai quali, veramente, il festival è rivolto.
www.festimatge.org
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