A Madrid un giovane senegalese, malato di tubercolosi, è morto per mancanza di assistenza medica. Il fatto non sembrerebbe un incidente casuale, ma la diretta conseguenza del decreto spagnolo che ha stracciato la tessera sanitaria a tutti gli immigrati irregolari.
Alpha Pam, 28 anni, si era recato ad aprile all’ospedale di Inca, dopo che il centro di salute della ong Medici del Mondo gli aveva riscontrato chiari sintomi di tubercolosi. Il giovane però è stato respinto tre volte perché sprovvisto della tessera sanitaria.
La ong ha denunciato il policlinico non solo per aver rifiutato al giovane di sottoporlo ad analisi ma per avergli chiesto soldi per un eventuale ricovero. In una delle tre occasioni Alpha è stato liquidato con un semplice analgesico. Il 21 aprile, Apha muore nella sua abitazione.
Fina Santiago, portavoce del Mes di Maiorca ha chiesto le dimissioni dell’assessore alla Salute delle Isole Baleari Martì Sansaloni. La coalizione di sinistra ha subito imputato la morte del ragazzo alla politica del governo di Madrid, che da sei mesi avrebbe escluso 150mila persone dal sistema sanitario nazionale.
I tagli alla spesa pubblica a danno degli immigrati regolari hanno iniziato il loro corso il primo settembre, quando l’esecutivo ha stabilito di ritirare loro la tessera sanitaria, in mancanza di contributi alla previdenza sociale, con la promessa di una polizza sulla salute che da sei mesi non arriva.
Da allora 150mila immigrati, pur non iscritti all’anagrafe, dovrebbero avere accesso ai pronto soccorso, alla pediatria e alla neonatologia. Ma non sempre è così. Solo in alcune regioni come l’Andalusia o i Paesi Baschi si continua ad assistere i pazienti irregolari, aggirando la normativa. In altre comunità come Madrid, Isole Baleari e Murcia, il decreto viene rispettato rigorosamente.
Una normativa considerata “un’aggressione” da parte di associazioni come Sos Racismo e la Federazione nazionale delle associazioni per immigrati e rifugiati, tanto più che la spesa degli stranieri in Spagna è di gran lunga inferiore alla media dei cittadini spagnoli.
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potrebbe essere giusto togliere la sanità hai clandestini a patto che chi li sfrutta facendoli lavorare in nero si prendano 10 anni di carcere per sfruttamento senza se e senza ma
Un buon metodo per far fronte a queste spese è quello di decurtarle dagli stipendi e dai privilegi di cui godono i politici che incoraggiano l’immigrazione clandestina e irregolare. Se queste risortse non bastassero si potrebbe sopperire con la confisca dei loro beni. E’ fin troppo facile fare la troia con la figa altrui …