“Noi che manifestiamo a Taksim con la paura che colpiscano i bambini”

Riceviamo e pubblichiamo le parole di Görkem Eryılmaz, che ha vissuto in prima persona le repressioni della polizia turca di questa notte a Gezi Park e ci ha chiesto di diffondere questo testo, “visto che i nostri media sono totalmente in silenzio”.

Istanbul ora è una zona di guerra! Mi trovavo a Gezi quando l'”operazione” ha avuto inizio. Eravamo in migliaia nel parco – ascoltando musica, condividendo cibo, leggendo, dedicandoci all’arte. E la tenda per i bambini era piena! Molti altri bambini e civili completamente disarmati si trovavano in varie parti del parco quando la polizia iniziò a far precipitare pesantemente il gas. Ero principalmente preoccupato per i bambini!

Gli hotel della zona, che fino a quel momento erano state dei rifugi sicuri per i feriti e per le persone che non reggevano i gas a loro volta sono stati riempiti di gas: la lobby dell’hotel Divan è stata colpita svariate volte e la polizia sembra provare a prendere in custodia chiunque provi a rifugiarsi nell’albergo, anche i feriti! Tra questi ci sono anche molti parlamentari e anche Claudia Roth, capo dei Verdi della Germania.

Decine di migliaia di persone da tutta Istanbul si dirigono in massa verso Taksim riversandosi tramite due autostrade e il Ponte del Bosforo, ma ad ogni gruppo è stato lanciato del gas ed è stato bloccato dalla polizia. Temiamo per le vite, non so cos’altro dire.


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