L’Islam filippino tra ecologismo, sogno d’indipendenza e storia negata

 

Le Filippine erano uno stato a maggioranza islamica prima della colonizzazione degli spagnoli nel 1565 (che lo resero prevalentemente cattolico). Però permane tuttora nel sud delle Filippine, nelle zone di Mindanao e Davao, una maggioranza islamica, e anche uno spirito d’indipendenza che non si riconosce nella maggioranza cattolica. Ricordiamo il MNLF (Moro National Liberation Front) che lotta, a volte anche con metodi violenti, per l’indipendenza dalle Filippine e il riconoscimento dello stato di Bangsanmoro. Di questo ne parliamo con Mr. Nashrudin Piang Kusain, Presidente fondatore della Adat-Betad, Inc., una ong islamica dalla forte impronta ecologista, a Cotabato. Intervista di Stefano Romano

Di cosa si occupa la sua Fondazione?
ADAT-BETAD,INC. è una ong che si occupa di ecologia ed educazione sanitaria, ed è situata in Almonte St., Cotabato City, nel sud delle Filippine.

Perché è orientata all’ecologia? Come si coniuga con la religione islamica?
Per quanto riguarda l’urgenza di affrontare la condizione attuale del nostro ambiente e guidato dagli insegnamenti e principi di azioni della Students’ Actions Vital to the Environment and Mother Earth Movement, Inc. (SAVE ME), una delle mie attuali organizzazioni ambientaliste fin dai tempi in cui ero ancora al college, di cui sono fondatore, Presidente / CEO della nostra organizzazione, ho fatto un percorso chiaro insieme con i miei colleghi di concentrarsi sulle questioni che concernano il nostro ambiente, in generale, e le sfide che deve affrontare.

Difendere il primato della vita è una grande battaglia che deve essere vinta. Noi, come i diretti beneficiari dell’ambiente, dovremmo essere le sentinelle a guardia del futuro, i medici della vita e i catalizzatori per la rinascita del nuovo mondo che si compone di persone che si stanno svegliando con l’obiettivo comune di preservare e proteggere la nostra Madre Terra.

In primo luogo, devo dire che secondo l’Islam, tutto l’universo è creato da Dio. È Dio che adorna il cielo con il sole, la luna e le stelle, ed il volto della terra con fiori, alberi, giardini, frutteti, e le varie specie animali. È sempre Dio che fa sì che i fiumi e corsi d’acqua fluiscano sulla terra, che sostiene i cieli (senza supporto), fa sì che la pioggia cada, e pone il confine tra il giorno e la notte. L’universo insieme a tutta la sua ricchezza e la vitalità è l’opera e l’arte di Dio, cioè, del Creatore. È di nuovo Dio che crea tutte le piante e gli animali a coppie, consentendo in questo modo la loro procreazione. Dio creò l’uomo in seguito a tutto questo. Noi siamo i vicari di Dio sulla terra; essa ci è stata data in affidamento. Così come noi non siamo i signori della natura e del mondo, così il mondo non è di nostra proprietà da poterne disporre come vogliamo o come desideriamo. La natura è stato creata da Dio e appartiene a Dio. Tutto in natura è un segno della presenza di Dio, che è un segno o missiva. Il Corano esprime questa verità nel modo seguente: “Mostreremo loro i Nostri segni nell’universo e nelle loro stesse persone” (“CORANO”, XLI – v.53) “Nella creazione dei cieli e della terra, nell’alternarsi del giorno e della notte, nella nave che solca i mari carica di ciò che è utile agli uomini, nell’Acqua che Allah fa scendere dal cielo, rivivificando la terra morta e disseminandovi animali di ogni tipo, nel mutare dei venti e nelle nuvole costrette a restare tra il cielo e la terra, in tutto ciò vi sono segni per la gente dotata di intelletto.” (“CORANO”, II – v.164)

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Il versetto sopra illustra perché gli studiosi musulmani guardano alla natura come un libro, anche definendolo “il libro dell’universo”, in questo modo si sottolinea appunto che come il Corano, l’universo ci fa conoscere il nostro Sostenitore e Creatore. E il libro dell’universo è stata affidato a noi per essere preservato e protetto. Come possono coloro che maneggiano il Corano nel rispetto e soggezione, non toccandolo se non purificati dalle abluzioni, non trattare allo stesso modo il libro dell’universo con rispetto e amore? Il nostro dovere, dunque, come vicari e fiduciari di Dio, è quello di mostrare rispetto per la fiducia, conservandolo con cura, senza sperperare in alcun modo le sue risorse naturali quando vengono utilizzate o consumate.

Nel suo messaggio divino finale, l’Islam richiama insistentemente la nostra attenzione a questa dimensione sacra e spirituale della natura. Ci insegna anche che siamo stati creati da Dio e che dovremo tornare a Lui, al fine di rendere conto delle nostre azioni. Questo significa che siamo responsabili per tutto quello che facciamo, sia nel bene che nel male. Come vicario di Dio in terra, nel giorno del Giudizio Universale, l’uomo sarà chiamato a rendere conto di come si è comportato nei confronti di tale fiducia, e come l’ha trattata. Come credente dell’Islam, è un comandamento di Dio onnipotente prendersi cura del nostro ambiente, in tal modo, Adat-Betad, Inc. sarà lo strumento per farlo accadere.

Puoi spiegarci i 4 punti del vostro Statuto?
LA CAUSA: L’eliminazione delle discriminazioni esterne e interne tra i fratelli musulmani in ogni sua manifestazione a Mindanao.

Possiamo dire che la nostra organizzazione è diversa dalle altre, in primo luogo, poiché noi come gruppo veniamo da un luogo in cui stanno accadendo le lotte indipendentiste, dove la maggior parte dei reati o violazioni umane e altre violenze connesse sono presenti e dove alluvioni e altre calamità catastrofi naturali stanno accadendo. In breve, noi siamo le vittime dirette di tutte le calamità naturali e umane che stanno succedendo e conosciamo direttamente i veri sentimenti dei nostri fratelli e sorelle musulmani e degli altri credenti non-musulmani. Noi come gruppo composto da diverse culture e religioni, stiamo lavorando per avere un obiettivo comune verso la pace e lo sviluppo e vorremmo rappresentare le diverse culture e religioni di Mindanao per costruire un luogo in cui l’unità nella diversità è presente.

I VALORI FONDAMENTALI:

1. Il rispetto per la diversità – Il nostro gruppo è composto da diverse religioni, e per questo, stiamo promuovendo la tolleranza, l’accettazione e l’affinità tra le differenze dentro e fuori del nostro ufficio e in particolare nella comunità dove la presenza di Adat-Betad, Inc. è presente.

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2. Volontariato – i benefici del volontariato sia nella società in generale che nel singolo volontario, rafforzano la fiducia, la solidarietà e la reciprocità tra i cittadini, e creando volutamente opportunità di partecipazione. Adat-Betad, Inc. promuove il volontariato, lavorando per integrare il volontariato da un punto di vista dello sviluppo, e mobilita un numero crescente e diversificato di volontari in tutta Mindanao.

3. Professionalità – Adat-Betad, Inc. promuove un buon atteggiamento verso il proprio lavoro. Ognuno dovrebbe essere in grado di conoscere tutto ciò che fa. Quando agire. Perché farlo e come fare?, E poi davvero agire con qualità.

LA VISIONE: Una pace vera e duratura e lo sviluppo a Mindanao vissuti da tutto il suo popolo, nel rispetto della diversità e del lavoro per una unità mantenuta. Adat-Betad, Inc. auspica per Mindanao una pace duratura in ogni suo ambito; le persone e tutte le parti interessate di Mindanao stanno lavorando fianco a fianco per un obiettivo comune e nel rispetto delle loro accettate differenze.

LA MISSIONE: Mobilitare le parti interessate a lavorare per la promozione della pace e dello sviluppo in tutti gli aspetti. Proprietà e assistenza dei soggetti chiave soprattutto delle parti interessate direttamente, diverse agenzie di linea, gruppi civici e il governo sono la chiave per promuovere la coerenza, l’efficacia, l’efficienza e la pertinenza della realizzazione di tutti i progetti / programmi e le attività del Adat-Betad, Inc.in tutti gli aspetti.

Come sono i vostri rapporti con il MNLF?
Essere credente musulmano non è troppo distante dal credo di questo braccio ribelle, noi siamo operatori della comunità e il nostro rapporto con loro è normale in egual misura del modo in cui trattiamo le persone normali nella comunità.

Come vivono i musulmani nel Sud dell’isola e come sono i rapporti con gli altri filippini delle altre regioni?
Ogni essere umano ha delle differenze, qualunque sia la sua religione, la cultura o il suo punto di vista. Se parliamo del rapporto con gli altri filippini musulmani o cristiani, secondo la mia opinione, dipende da come gli individui si approcciano alle altre persone che li circondano. Nel mio caso, ho un ottimo rapporto con gli altri, siano essi credenti musulmani e non.

Come viene vissuto il Ramadan nella vostra città e come sono i festeggiamenti di Eid-ul-Fitri?
Il Ramadan è un mese speciale dell’anno per oltre un miliardo di musulmani in tutto il mondo. È un momento di riflessione interiore, di devozione a Dio, e di auto-controllo. I musulmani pensano ad esso come una sorta di messa a punto della loro vita spirituale. Nella nostra città, questo mese speciale viene osservato in modo che gli insegnamenti dell’Islam non vengano provocati; come io ho osservato, anche se un credente musulmano non sta ottemperando del tutto ai suoi obblighi e responsabilità di musulmano prima del mese di Ramadan, durante questo mese, egli inizia a seguire i suoi doveri e responsabilità in quanto credente. È per questo che il Ramadan è importante per tutti i credenti dell’Islam.

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Noi celebriamo l’Eid-ul Fitr in modo che non possiamo violare gli insegnamenti dell’Islam, semplicemente pregando l’Eid e preparando alcune specialità musulmane o alimenti che possiamo condividere con altre persone.

A Roma, purtroppo, i pochi filippini musulmani fanno fatica ad uscire allo scoperto; sono pochi e spesso vivono l’ostilità degli altri filippini. Hai qualcosa da dire ai musulmani filippini in Italia?
In quanto credenti musulmani dobbiamo essere flessibili per noi al fine di conseguire le necessità della nostra religione. Come credenti dell’Islam, noi non possiamo facilmente incoraggiare altre persone di altri religioni a capire la nostra fede, ma possiamo essere in grado di vivere nel modo che l’Islam ci insegna compiendo le nostre responsabilità e i doveri di musulmani e facendo DOA (preghiera) affinché, un giorno, in qualche modo le altre persone ci possano comprendere.

Ultima domanda: sei d’accordo con l’indipendenza del Bangsanmoro o credi sia possibile una convivenza tra fedi diverse nei comuni limiti territoriali delle Filippine?
Essere d’accordo o in disaccordo sarebbe una risposta difficile, Bangsamoro nella nostra patria Mindanao sta lottando per l’autodeterminazione da un decennio, e non possiamo negare il fatto che Mindanao e anche altri territori delle Filippine, se torniamo indietro nella storia, appartengono a Bangsamoro o comunque alla gente che crede nell’Islam. Da un certo punto di vista, i musulmani possono vivere nel modo che gli aggrada, ma non possiamo negare il fatto che la civiltà occidentale è potente ed è per questo che il Bangsamoro preferirebbe separare la propria terra da loro affinché si possa vivere secondo gli insegnamenti dell’Islam e le sue leggi. Con questo, da par mio, io sono d’accordo per l’Indipendenza del Bangsamoro.

La presenza del governo Bangsamoro, se totalmente implementata, potrebbe farsi capire alle altre religioni attraverso il dialogo culturale e religioso. Attraverso la “PAG-UUSAP” (dialogo) nulla è impossibile se il rispetto per l’altrui credenza ed opinione è riconosciuta e compresa.


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