I pogrom contro i Rom nella Francia di Marine Le Pen

di Juan de Dios Ramírez Heredia*

L’agenzia EFE ci ha dato questa notizia. Un ragazzo rom di 16 è in coma dopo essere stato aggredito in un complesso residenziale nella zona di Pierrefitte sur Seine, periferia di Parigi, perché sospettato di essere coinvolto in un furto con scasso.

Venerdì scorso dodici persone della zona sono andate a Les Poetes, nel campo dove vive l’adolescente. Secondo la polizia il ragazzo è stato picchiato in una cantina e poi portato via. E’ stato trovato privo di sensi in un carrello della spesa abbandonato dal lato dell’autostrada.

Al momento nessuno dei suoi aggressori è stato arrestato. Si teme che la vita del ragazzo è ora a rischio.

Ma che cosa è questa storia? Ogni tabu è stato tolto. Ora il messaggio è “caccia agli zingari”. Non fa differenza se sono colpevoli o meno. Basta il sospetto. Non fa differenza se il suo coinvolgimento nel delitto era centrale o se semplicemente era un palo necessario ad avvisare nel caso in cui i proprietari dell’appartamento fossero tornati.

Non fa alcuna differenza se, nonostante la giovane età, aveva l’aspetto di una persona malnutrita, di un sacchetto di ossa. Andava inseguito e picchiato crudelmente.

Le azioni dei suoi violenti aggressori sono state, in termini legali, premeditate. Non hanno beccato l’adolescente in “flagrante” mentre portava via un televisore. No, sono andati a cercarlo nella sua provincia, nella baracca dove viveva. Lo hanno portato in una cantina isolata per poi “sistemarlo” con le loro mani nude.

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Non è stato un compito difficile. Il 16enne rom era solo, non sappiamo se gli hanno legato le mani e messo una cintura in bocca in modo da non farlo gridare mentre lo spostavano. Non che ne avrebbero avuto bisogno. Era già paralizzato e spaventato a morte. Contro di lui c’erano dodici vigilantes arrabbiati, pronti a picchiarlo crudelmente.

Sembrerebbe che gli aggressori avevano i loro sospetti sull’identità del ladro e sulla sua ubicazione. Ecco perché sono andati a trovarlo. Non sono andati alla polizia con le informazioni necessarie in modo che possa essere arrestato, giudicato e condannato come appropriato.

Devono aver pensato che non ne valeva la pena. Si sarebbero persi il grande piacere di picchiare uno zingaro, anche se solo un ragazzino, che vive in povertà.

Il povero ragazzo vivrà sotto una pressione insopportabile, sapendo che in ogni momento il giudice potrebbe dare l’ordine di portarlo al confine e buttarlo fuori dal paese. Ora che cosa succede se hanno scelto la vittima sbagliata?

Marine Le Pen ha vinto le elezioni in Francia. Le Pen fa parte di quella tipologia di razzisti che sfidano il concetto di Olocausto affermando che le camere a gas erano solo “un dettaglio”.

In dieci paesi membri dell’Unione europea i partiti di estrema destra hanno avuto un largo successo. A noi ci perseguitano e, in alcuni casi, addirittura ci ammazzano. Ma non avevamo ancora raggiunto un punto in cui i cittadini si fanno giustizia con le proprie mani e dove la polizia, anche a questo livello, non arrestata nessuno dei “giustizieri”. Fratelli, questo è qualcosa di cui essere timorosi.

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*Juan de Dios Ramírez Heredia
avvocato
Presidente dell’Unione Romani spagnolo


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