Negli ultimi decenni l’Iran é stato piú volte presentato come un paese insicuro e da evitare caratterizzato da problemi politici interni che le cronache hanno inevitabilmente evidenziato creando un latente pregiudizio ancora oggi difficile da superare. Con l’elezione del Presidente Hassan Rohani l’Iran sta vivendo peró, un cauto cambiamento, non certo uno stravolgimento ma l’ottimismo apportato da un presidente ‘moderato’ certamente ha generato una sensazione di sicurezza e stabilitá nel paese. Auspicando una veloce ripresa economica la nuova amministrazione governativa sta lavorando su piú fronti e quello in ascesa é certamente il settore del turismo.
Il Turismo in Iran
L’Antica Persia é infatti oggi una delle mete turiste piú ambite, secondo le cifre ufficiali le visite in Iran da parte di turisti stranieri sono aumentate nel 2014 del 215%, rispetto alla primavera del 2013. Con l’intento di superare gli stereopiti creati da anni di negativa propaganda mediatica, nasce la campagna IRAN DA VEDERE che con l’Hashtag #MustSeeIran sul social network Twetter vuole per mostrare le attrazioni, la cultura e le tradizioni dell’Iran.
Fondatore dell’iniziativa é Ali Araghchi nipote dell’attuale vice Ministro degli Affari Esteri Abbas Aragchi che ha iniziato la campagna su twitter diventata immediatamente virale. “L’Iran – mi racconta Ali che ho personalmente incontrato in questi giorni a Tehran – è stato travisato dai media stranieri per molti anni e questa campagna tende a cambiare queste idee erronee e mostrare al mondo la vera immagine dell’Iran. La campagna #mustseeinran non ha nulla di politico ma é nella sua semplicitá e nella sua essenza un movimento culturale e sociale volto al raggiungimento degli obiettivi principali che sono quelli di voler espandere la conoscenza delle bellezze dell’Iran. Quello che vogliamo fare – prosegue – é coinvolgere e incoraggiare i turisti iraniani e stranieri a visitare varie parti del paese. Chiediamo a loro di condividere con il nostro hashtag le meravigliose immagini di tutte le attrazioni turistiche e non solo, dei nostri caratteristici siti storici, dei nostri paesaggi naturali e dei nostri ‘unici al mondo’ edifici religiosi.” L’iniziativa tende inoltre ad introdurre la cultura, i costumi, le tradizioni, il cibo e l’artigianato di diverse parti dell’Iran. “Il sito online www.mustseeiran.com in lingua inglese viene visitato da circa 27 milioni di utenti a settimana e solo su instangram sono state pubblicate ben piú di 150.000 foto che rivelano l’Iran in tutta la sua bellezza. Must see Iran é in varie lingue Italiano, Inglese, Francese, Tedesco, Persiano appartiene a coloro che amano il nostro paese e che vogliono incrementare il turismo in Iran donando a chi ancora non lo conosce la percezione delle incredibili bellezze che il nostro paese ancora conserva.”
I social network in Iran
Proprio nell’intento di incentivare l’industria del turismo, oggi piú che mai il WEB diventa il veicolo più efficace ed efficiente per distribuire informazioni. In questa prospettiva si pone centrale l’importanza dell’utilizzo dei Social Network come mezzo di divulgazione e di scambio di informazioni. Social Network che in Iran ancora oggi sono in parte bloccati e vi si accede solo attraverso filtri speciali. Nonostante la censura e i blocchi imposti dalla polizia informatica e dall’intelligence, sono peró centinaia di migliaia gli iraniani, nonché le autoritá politiche che comunicano attraverso il web, utilizzando programmi appositi per eludere censura e sorveglianza. Anche il settore del turismo in Iran dunque necessita di quel ‘Governo Elettronico’ auspicato dal Presidente Hassan Rohani che vedeva nel cyberspazio un’opportunità e non una minaccia, volto a favorire la comunicazione e la creazione di nuovi posti di lavoro.
Il turismo come forma di dialogo
Il turismo inoltre gioca un ruolo fondamentale come mezzo di DIALOGO TRA CULTURE E RELIGIONI. Accantonati i pregiudizi di sempre si deve necessariamente puntare sull’incontro con l’altro che SEMPRE in ogni circostanza deve essere visto come risorsa, mai come minaccia e soprattutto come possibilitá di crescita individuale. La campagna di Ali Araghchi vuole soprattutto utilizzare lo scambio di informazioni sull’Iran come veicolo utile a migliorare e rafforzare l’empatia, l’interazione, e l’unità nazionale nonché rafforzare i legami con i paesi stranieri. Il complesso rapporto tra lo sviluppo del turismo e del dialogo tra fedi e culture trova il suo fondamento nella promozione della tolleranza, l’accettazione e l’interscambio culturale. Molte figure di rilievo hanno espresso grande interesse e sostegno alla campagna online, tra i quali lo stesso Presidente Iraniano Hassan Rohani, condividendo le foto sui social network con l’hashtag #Musteseeiran.
Anche molte testate giornalistiche e tv internazionalli come CNN, BBC, Washington Post, New York Times, Guardian, Reuters, France 24, Al-Monitor, Al Jazeera, Al Arabiya, e la Società Svizzera di Radiotelevisione (SSR) hanno dato e continuano a dare il loro supporto a questa interessante quantomai necessaria iniziativa.
Tiziana Ciavardini
Profilo dell'autore
- Antropologa culturale e giornalista Italiana di fama internazionale. Ha studiato presso l’Università La Sapienza di Roma e si é dedicata in passato allo studio di diverse religioni. É stata ricercatrice ed ha insegnato presso il Dipartimento di Antropologia nella Facoltà di Scienze Sociali dell’Università Cinese di Hong Kong. Attualmente é Presidente dell’Ancis Anthropology Forum con sede a Roma: un’associazione culturale volta al dialogo tra le religioni e le culture. Autrice di numerose pubblicazioni accademiche e articoli di attualità, Tiziana ha trascorso più di 23 anni in diversi paesi: ha vissuto in Medio Oriente, in Estremo Oriente e nel Sud Est Asiatico. Da quando Hassan Rohani ha assunto l’incarico di Presidente della Repubblica Islamica dell’Iran, Ciavardini ha iniziato a seguire gli eventi ed i programmi della sua nuova amministrazione. Collabora regolarmente con il sito online di Repubblica nella sezione Mondo Solidale. Alcuni dei suoi articoli pubblicati su Repubblica.it sono stati tradotti in persiano e pubblicati su numerosi giornali iraniani.
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