Sapete qual è il vero problema in Italia? La convinzione di essere sempre messi peggio di chiunque. Politici ladri, gente che non ha soldi per vivere, corruzione e televisione malsana? Solo in Italia. Ecco, a proposito di televisione, a titolo prettamente informativo io vi informo che qui abbiamo Geordie Shore. Voi lo conoscete perché l’hanno importato in Italia, ma qui è un prodotto della televisione. E lo è insieme ad altri miliardi di show inutili, tra cui quegli imbarazzanti show comici. Oh, voi avete Colorado e per carità, ma questi mica scherzano. Roba che i Monty Python farebbero seppuku in diretta nazionale neanche fossero Mishima. Chiaramente non dimentico ciò che di bello la tv inglese produce, specialmente serie tv e non credo ci sia nemmeno bisogno di elencarle, tutte serie che la maggior parte di noi guardano in streaming su internet. Noi importiamo la tv, tutte le cose belle fatte in televisione arrivano in Italia (in ritardo, talvolta rovinate dal doppiaggio, talvolta abbellite) così come la spazzatura. Prendiamo ad esempio gli amici oltreoceano; ci hanno regalato Breaking Bad e True Detective, ma anche un reality su una famiglia diventa ricca da far schifo grazie ad un filmato porno della secondogenita e una madre manager che guarda i figli in base al guadagno che le portano, o addirittura un intero canale tematico su vestiti e celebrità, per non dimenticare il fratello maggiore di Geordie Shore, il magico Jersey Shore. E tutte queste cose le abbiamo importate. Noi il peggio che abbiamo è Uomini e Donne, in cui perlomeno l’intento è trovare l’amore, poco importa se poi non beccano un congiuntivo neanche con una pistola alla tempia. Ci sono i talk show scadenti con lacrime di coccodrillo, ci sono reality di gente buttata su un isola che finge di dover sopravvivere, c’è molta roba brutta. E c’è ovunque. Il problema della TV è che non è internet; prendersi quel che passa in convento contro lo scegliere cosa guardare, internet vince a mani basse.
Sulla questione di una televisione malata, senza contenuti, approfondimenti, informazione oculata e intrattenimento di qualità siamo tutti d’accordo; ma dobbiamo esserlo anche sul fatto che questo sia un problema culturale occidentale, non prettamente italiano. Semmai a preoccuparmi è la scomparsa della cosiddetta tv per ragazzi, quando circa 3 lustri fa trovavamo il Fantabosco, Bim Bum Bam e vagonate di cartoni animati ad intrattenerci e mantenerci bambini. Quella tv è sparita e rimpiazzata da internet, ragazzini liberi di guardare qualsiasi cosa, tra gente che gioca a videogiochi a nudità palesata in ogni angolo del web, costringendoli a crescere prima del dovuto.
Se pensavamo che la diatriba generazionale su chi avesse avuto i cartoni animati più belli, quelli che veicolavano i messaggi migliori col divertimento maggiore sarebbe andata avanti ancora per molto, ormai queste creature passano da Peppa Pig ai porno che neanche te ne accorgi.
Gianluca Casciotti
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