Dai primitivi strumenti per schiacciare la vittima fino a farla morire alle “moderne” tecniche come il water-boarding, la tortura ha una storia lunghissima e agghiacciante. Dieci dati per capire alcuni aspetti fondamentali su questa pratica disumana.
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1. Sostegno alla tortura limitato, ma pur presente
Una porzione significativa, seppur minoritaria, della popolazione globale sostiene l’uso della tortura in specifici contesti, come la lotta al terrorismo. Questo supporto è spesso alimentato dalla convinzione che in circostanze estreme, misure drastiche possano essere giustificate per proteggere la sicurezza nazionale. Tuttavia, la legittimità etica e l’efficacia di tale approccio sono ampiamente dibattute.
2. Influenza delle affiliazioni politiche
Quello che la gente pensa sulla tortura cambia molto e spesso dipende da che parte politica seguono. Di solito, chi è più conservatore potrebbe essere più incline a giustificare la tortura in certe condizioni, mentre chi è più liberale tende a essere completamente contro.
3. Influenza delle affiliazioni religiose
Chi va spesso a messa o partecipa a servizi religiosi può avere idee diverse sulla tortura. Alcuni studi mostrano che queste persone potrebbero avere opinioni più conservative su questioni etiche, compresa la tortura. Ma, questo può variare molto a seconda del contesto culturale e religioso.
4. Presenza della tortura anche nei paesi ricchi
Rapporti da Amnesty International hanno mostrato che la tortura si verifica anche nei paesi del G-20, che sono tra i più sviluppati e influenti. Questo fa emergere preoccupazioni sul rispetto dei diritti umani in questi paesi, dimostrando che la tortura è ancora usata come metodo di interrogatorio e repressione.
5. Esistono paesi senza tortura
Secondo Amnesty International, ci sono paesi dove non si sono registrati casi di tortura. Questo non significa che non ci siano mai abusi, ma indica un livello alto di rispetto per i diritti umani e una buona gestione del paese.
6. La tortura è, paradossalmente, poco efficace
Ci sono stati casi, come quello di un membro di Al-Qaeda, che hanno messo in evidenza l’uso del waterboarding e come le informazioni ottenute con la tortura possano non essere affidabili. Questi esempi fanno riflettere sull’efficacia e sulla moralità della tortura.
7. Cos’è il Waterboarding
Il waterboarding è una tecnica che fa sentire una persona come se stesse annegando. È una pratica molto criticata e considerata tortura da molte organizzazioni per i diritti umani e dalla comunità internazionale.
8. La tortura non funziona
Alcuni che fanno interrogatori hanno detto che la tortura non è un buon modo per ottenere informazioni sicure. Studi e esperienze dimostrano che, sotto tortura, le persone possono dire cose non vere solo per farla finita.
9. Gli strumenti di tortura nella Storia
Ci sono stati molti strumenti di tortura usati nel corso della storia, dall’età medievale fino ad oggi. Questi strumenti mostrano quanto possa essere crudele l’ingegno umano quando si tratta di infliggere dolore.
10. Il Waterboarding è considerato tortura
Storie personali e processi hanno portato a considerare il waterboarding non solo come un brutto trattamento, ma come vera e propria tortura. Questo cambio di visione sottolinea l’importanza di riconoscere e condannare le pratiche inumane.
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