La militarizzazione è un fenomeno complesso su cui influiscono eventi all’interno dei confini di un paese, situazioni regionali e avvenimenti di carattere internazionale. Quella militare rappresenta una delle voci di spesa più alta nei bilanci dei governi, pari a circa 3,09 trilioni di dollari. Va considerato che raramente avvengono cambiamenti sostanziali in materia di militarizzazione – sia su scala regionale che globale – e, quando avvengono, sono associati a re-allineamenti geopolitici e a spostamenti degli assetti economici internazionali.
Il livello di militarizzazione di un paese viene misurato attraverso una serie di variabili che descrivono la capacità militare. Queste variabili sono:
• Spesa militare espressa come percentuale del PIL
• Numero di personale armato ogni 100mila persone
• Volume delle importazioni e delle esportazioni di armi convenzionali
• Contributi finanziari alle operazioni ONU di peacekeeping
• Possesso di armamenti pesanti e/o nucleari
L’OCSE ha calcolato – attraverso queste variabili – un coefficiente unico per verificare il livello di militarizzazione nel mondo, stilando una classifica con i nove paesi più militarizzati (verificabile nel rapporto Global Peace Index 2015 realizzato da Vision of Humanity). È stato inoltre dimostrato che alti livelli di militarizzazione – soprattutto nei meno stabili economicamente – sono associati a mancanza di legittimazione in materia di sicurezza, ad alti livelli di corruzioni e a una distribuzione meno equa delle risorse naturali. In questi paesi inoltre spesso ci sono iniqui sistemi di accesso alla sanità e all’istruzione.
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