La Magna Carta, uno dei documenti più influenti nella storia giuridica mondiale, continua a essere un simbolo fondamentale per la democrazia e lo stato di diritto anche nell’era contemporanea. Originariamente emanata nel 1215 da re Giovanni d’Inghilterra come risposta alle tensioni politiche con i baroni, la Magna Charta Libertatum ha stabilito per la prima volta il rivoluzionario principio che tutti, inclusi i sovrani, sono soggetti alla legge. Nonostante le modifiche e l’abrogazione di molti dei suoi articoli nel corso del tempo, la Magna Carta mantiene un posto d’onore come documento chiave nella storia della democrazia occidentale e della monarchia britannica, dove tuttora conserva lo status di Carta fondamentale.
D’ora in poi sarà lecito a chiunque uscire ed entrare nel nostro regno
art.42 Magna Charta Libertatum
La versione definitiva del testo, elaborata da Enrico III nel 1225, ha cementato valori essenziali che hanno influenzato numerosi documenti fondamentali successivi, tra cui gli emendamenti alla Costituzione degli Stati Uniti del 1791, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948, e la Convenzione Europea sui Diritti Umani del 1950. Questi documenti si sono ispirati in particolare all’articolo 39 della Magna Carta, che garantisce il diritto alla giustizia e a un processo equo per tutti gli “uomini liberi”:
Nessun uomo libero sarà arrestato, imprigionato, multato, messo fuori legge, esiliato o molestato in alcun modo, né noi useremo la forza nei suoi confronti o demanderemo di farlo ad altre persone, se non per giudizio legale dei suoi pari e per la legge del regno.
art.39 Magna Charta Libertatum
L’impostazione squisitamente feudale della Magna Carta rende il documento non compatibile con una prospettiva universalista del diritto e della gestione della cosa pubblica. E la Costituzione britannica (che non consiste in un unico testo ma si compone di statuti, giurisprudenza, trattati, convenzioni costituzionali e prerogative reali) ha preservato solo tre dei 63 articoli della Magna Carta (artt. 1, 9 e 39), riconoscendole però l’alto valore innovativo e il ruolo di fondamento della democrazia in Inghilterra. Principi quali la regolamentazione dell’uso arbitrario del potere, la non tardività delle sentenze, la garanzia delle libertà individuali sono stati nei secoli ribaditi più volte facendo riferimento esplicito proprio alle norme della Magna Carta.
Abbiamo già approfondito la portata rivoluzionaria dell’articolo 39. Ora, passiamo alla prima disposizione della Magna Carta. Questa clausola garantisce la libertà della Chiesa Inglese, stabilendo che la Chiesa dovrebbe essere libera da interferenze governative. Questo articolo riflette l’importanza dell’indipendenza della Chiesa dall’autorità statale, un principio che ha avuto un impatto significativo sulla relazione tra la Chiesa e lo Stato nel Regno Unito:
In primo luogo abbiamo concesso a Dio ed abbiamo confermato con questa nostra carta, per noi ed i nostri eredi in perpetuo, che la Chiesa inglese sia libera, ed abbia i suoi diritti integri e le sue libertà intatte […] Abbiamo anche concesso a tutti gli uomini liberi e consenzienti del nostro regno, per noi ed i nostri eredi di sempre, tutte le libertà sottoscritte, che essi ed i loro eredi ricevano e conservino, da noi e dai nostri eredi.
art.1 Magna Charta Libertatum
Infine, l’articolo 9 dell documento protegge i diritti e le libertà tradizionali della Città di Londra e di altre città, paesi e porti. Garantisce che le città possano godere dei loro antichi privilegi, libertà e usanze libere da interferenze arbitrarie. Questa disposizione sottolinea l’importanza dell’autonomia locale e dei diritti delle comunità urbane all’interno del Regno Unito.
La città di Londra abbia tutte le sue antiche libertà e le sue libere consuetudini, sia per terre sia per acque. Inoltre vogliamo e concediamo che tutte le altre città, borghi, villaggi e porti abbiano tutte le loro libertà e libere consuetudini.
art.9 Magna Charta Libertatum
Concludiamo con un meraviglioso doodle che Google ha dedicato allo Statuto il 15 giugno 2015, a 800 anni esatti dall’emanazione della Magna Carta.
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