1. In Irlanda, l’aborto è permesso soltanto se in presenza di immediato pericolo di morte.
L’aborto è proibito ad eccezione dei casi in cui si rischia la vita – ma non la salute. La definizione di “rischio” è troppo esigua e vaga. Di conseguenza è quasi impossibile abortire in Irlanda.
2. Infrangere la legge irlandese sull’aborto potrebbe costare 14 anni in prigione o una multa da 4mila euro.
Un aborto clandestino in Irlanda può costare 14 anni di prigione. Se invece sei un operatore sanitario e spingi una donna ad abortire all’estero, la multa è di 4mila euro. La normativa irlandese sull’interruzione di gravidanza criminalizza le donne, le ragazze e gli operatori sanitari che provano ad aiutarle.
3. Una donna deve portare avanti fino alla fine un feto che non vivrà.
Se una donna ha in grembo un feto a rischio di sopravvivenza, deve portare avanti la gravidanza fino alla fine, secondo la legge irlandese.
4. Il diritto alla vita del feto ha preminenza rispetto al diritto alla vita della donna.
L’ottavo emendamento alla Costituzione irlandese, risalente al 1983, protegge il diritto alla vita del feto e lo pone in una posizione di equità rispetto al diritto alla vita della donna. Ma – secondo la maggior parte delle donne intervistate da Amnesty – il diritto della donna viene inevitabilmente messo in secondo piano. Lupe, una donna costretta a tenere un feto morto per due mesi, ha dichiarato che “quando una donna resta incinta in Irlanda, perde i propri diritti”.
5. All’Irlanda va anche bene che abortisci, ma non nei suoi confini.
La legge irlandese permette di andare all’estero per abortire. Emma Kitson, recatasi nel Regno Unito per un aborto perché il suo feto aveva una condizione medica che lo avrebbe destinato a morte certa, ha dichiarato: “Abbiamo diritto al sostegno del sistema sanitario irlandese. Loro invece esportano il problema e si dimenticano di te”.
6. Ogni anno, circa 4mila donne lasciano l’Irlanda per abortire nel Regno Unito.
In molte si sentono delle criminali per fare questo. Come Cerys, per esempio: “Sono una cittadina rispettosa della legge e mi sono sentita come se stessi commettendo un crimine, come se stessi trafficando droga attraverso il confine. Un sentimento orribile”.
Di Shiromi Pinto, per Amnesty International. Firma QUI la petizione per chiedere all’Irlanda di cambiare la propria legge sull’aborto.
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