Welcome to Europe, il vademecum per i migranti

Dal cuore d’Europa fino alle più estreme frontiere, molte forze si stanno unendo verso direzioni disumane: a molte persone è negato l’accesso, altre sono imprigionate o peggio deportate. Nonostante ciò, flussi di persone stanno continuando a raggiungere il Continente, sfidando ogni politica migratoria. E sono sempre più i movimenti che supportano queste persone nella ricerca di una vita migliore.

Con lo scopo di fungere da network per fornire informazioni utili a rifugiati e migranti, nel loro viaggio verso e attraverso l’Europa, nasce il portale Welcome to Europe. Il sito web, consultabile in molte lingue, offre dettagliatissime schede per ogni paese europeo che ritraggono alcuni fondamentali dettagli sulla condizione da aspettarsi in loco, dalla situazione lavorativa alle politiche in materia di assistenza sanitaria e detenzione, passando per l’approccio verso donne e minori.

DIRITTI – “Dal momento in cui arrivi in Italia e in Europa”, viene scritto sulla scheda italiana, “hai dei diritti fondamentali che sono sanciti da leggi internazionali, europee e italiane”. Tra questi diritti vengono segnalati, ad esempio, il diritto a non essere rimandato in uno Stato dove si può essere oggetto di persecuzione e discriminazioni per motivi di razza, di sesso, di lingua, di cittadinanza, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali o sociali; il diritto a rimanere in Italia (e quindi a non essere espulso) se parte delle “categorie vulnerabili” (minorenni, donne in stato di gravidanza, persone con disabilità, vittime di gravi violenze psicologiche, fisiche o sessuali, vittime di tratta, o se genitore di un bimbo con meno di sei mesi di età); il diritto all’assistenza medica di base e allo screening sanitario completo e gratuito.

Non solo nozioni generali (tra le tante, cosa sia Frontex o chi sia un richiedente asilo), ma anche consigli pratici su come comportarsi in specifiche situazioni. Ad esempio cosa fare se fermati dalla polizia in Italia e se si voglia chiedere protezione internazionale.

Se vieni fermato dalla polizia e sei appena arrivato, devi chiedere subito quali sono i tuoi diritti e chiedere un interprete, a prescindere da qualsiasi tipo di domanda e intimidazione, e dichiarare (preferibilmente in lingua inglese o francese) le tue generalità (nome/cognome/data/luogo di nascita) e il fatto che vuoi chiedere protezione internazionale (asilo politico). Ricorda che la tua domanda di asilo non può MAI essere respinta dalla Questura.

Se ti impediscono di fare la domanda di asilo scrivi su un foglio le tue generalità, la data e la città dove di trovi e con caratteri grandi le parole: CHIEDO ASILO e la tua firma, e poi fai una foto a questo foglio e mandalo alle associazioni o ai tuoi contatti. In ogni caso hai il diritto ad avere un avvocato d’ufficio.

Percorsi diversi comportano situazione diverse. I consigli vengono differenziati se si è giunti in Italia via mare dal Nord Africa, via terra dall’Austria o Slovenia (seguendo la Rotta balcanica) o se via mare dalla Grecia.

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VIA MARE DAL NORD AFRICA – Molti migranti che arrivano in Italia partono con le imbarcazioni dai Paesi del Nord Africa e sbarcano in Sicilia. Quando arrivi via mare da uno di questi Paesi di solito vieni portato in un centro di prima accoglienza o un hotspot in Sicilia o in un’altra regione del Sud Italia (Calabria, Campania, Puglia). Le procedure con cui vieni identificato e fotosegnalato possono avvenire direttamente in mare, appena sbarcato in un porto italiano o nel centro di prima accoglienza in cui vieni inviato.

Sempre più spesso i migranti appena arrivati nelle coste del Sud Italia vengono trasferiti nei centri di prima accoglienza del Centro-Nord Italia con autobus di compagnie italiane o straniere. Anche in questi casi hai il diritto ad avere appena arrivato una prima assistenza medica, cibo, acqua, coperte e vestiti asciutti e ad ottenere tutte le informazioni che ti servono.

Con le nuove normative dell’Unione Europea approvate nei mesi di ottobre e novembre 2015 stanno aumentando sia le identificazioni in base al “Regolamento Dublino 3” sia i casi in cui ai migranti viene consegnato un decreto di respingimento cioè un foglio dove è scritto che devono lasciare l’Italia entro 7 giorni. Questo decreto di respingimento viene consegnato subito dopo l’arrivo in Italia senza permettere ai migranti di poter chiedere asilo e di spiegare la propria situazione personale. Come è scritto sopra il diritto di asilo è un diritto fondamentale che non può essere violato, e tutti se vogliono possono fare richiesta di asilo in qualunque momento dicendo a voce o scrivendo la frase “voglio fare richiesta di asilo” anche nella propria lingua madre. La polizia deve ricevere questa domanda di asilo e in ogni caso fai una fotocopia o una fotografia della tua domanda davanti a qualcuno (come un volontario o un membro di un associazione) che può testimoniare.

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ROTTA BALCANICA – Negli ultimi mesi sono aumentati gli arrivi in Italia dei migranti -soprattutto provenienti da Afghanistan e Pakistan – lungo la cosiddetta “rotta balcanica” (Grecia, Macedonia, Bulgaria, Serbia, Croazia, Slovenia, Austria). Solitamente gli arrivi sono dall’Austria e i confini attraversati sono quelli del Brennero (Alto Adige, vicino Bolzano) e di Tarvisio (Friuli Venezia Giulia). Al momento non ci sono possibilità di attraversare il confine tra Slovenia e Croazia e da dicembre 2015 il governo sloveno sta costruendo un muro di filo spinato al confine Est tra Croazia e Slovenia (vicino la città slovena di Koper). Le principali città di arrivo e di permanenza dei migranti in arrivo dalla “rotta balcanica” sono Udine, Trieste, Gorizia, Bolzano, Pordenone ma sono in aumento gli arrivi anche nelle città del Veneto (Verona, Venezia, Treviso).

Al momento dell’attraversamento del confine tra Austria e Italia o tra Slovenia e Italia potresti essere identificato in maniera “semplice” cioè solo con la registrazione dei tuoi dati personali e l’impronta di un solo dito (il pollice). Uno dei problemi principali è la difficoltà a chiedere protezione internazionale (asilo politico). Vai nella Questura della città in cui ti trovi e comunica di essere un richiedente asilo; è un tuo diritto fare domanda di protezione internazionale e se non ti viene data questa possibilità insisti oppure ritorna più volte in Questura. Ci sono anche dei problemi relativi alla mancanza di alloggio per chi fa richiesta di asilo in queste città. Molti migranti sono costretti a vivere per strada o in edifici abbandonati.

Se arrivi in Italia dalla rotta balcanica forse ti sono già state prese le impronte in un altro Stato dell’Unione Europea in cui vige il Regolamento di Dublino. Se decidi comunque di fare richiesta di protezione internazionale in Italia, ti verrà rilasciato un permesso di soggiorno con dicitura DUBLINO. Questo significa che è necessario stabilire il paese competente per la tua richiesta di asilo e che, in base al Regolamento di Dublino, potresti essere rispedito nel primo paese in cui hai lasciato le impronte. Ricordati comunque che la Grecia è stata dichiarata paese insicuro e che quindi ogni respingimento verso la Grecia è illegale. Per tutta la durata del permesso di soggiorno con dicitura DUBLINO hai diritto ad entrare all’interno del sistema di accoglienza italiano ma non hai diritto a lavorare.

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VIA MARE DALLA GRECIA – Se sei arrivato/a dal porto di Patrasso o Igoumenitsa ti trovi adesso in una di queste città italiane: Brindisi, Bari, Ancona, Ravenna, Venezia o Trieste. La Grecia è stata considerata da diverse inchieste e sentenze (come quelle della Corte Europea dei Diritti Umani del 2011 e del 2014) “Paese non sicuro” viste le continue violazioni dei diritti dei migranti e le condizioni di accoglienza del tutto inadeguate. Qualsiasi respingimento verso la Grecia è quindi illegale e si configura come una violazione dei diritti fondamentali dei migranti. Quando arrivi in Italia dalla Grecia hai quindi il diritto di chiedere asilo politico e puoi fare questa richiesta nella tua lingua madre a voce o scrivendola su un foglio senza pericolo di esser rinviato verso la Grecia.

Nella guida italiana (consultabile QUI) anche suggerimenti su come lasciare l’Italia per raggiungere la meta designata, in treno o autobus, un intero capitolo sulle varie associazioni da contattare per assistenza o per aiuti pratici, consigli su come richiedere correttamente asilo politico, un glossario con le parole principali in materia di politica migratoria e un dizionario-frasario per presentarsi, chiedere informazioni, descrivere la situazione nel luogo da cui si scappa.


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