Ollie Watts è un giovane produttore, approdato all’arte del cinema dopo una laurea in fisica e quattro anni di lavoro nella finanza. Nel 2015 ha letto un articolo sui tassisti neri in Inghilterra; uno dei tassisti ha parlato di persone anziane così sole da pagare una corsa in un taxi semplicemente per avere qualcuno a cui parlare. Questa affermazione, straziante a livello emotivo, è stato per Ollie un ottimo spunto su cui iniziare a lavorare.
“Abbiamo fatto alcune ricerche, e ci siamo resi conto che la solitudine è un problema immenso per le persone anziane. Il numero di anziani cresce sempre più, e il budget per l’assistenza diminuisce, e tantissime persone si trovano a dover affrontare gli ultimi anni della propria vita da soli”.
Dei circa 11 milioni di persone anziane nel Regno Unito, 1 milione vede parenti o amici soltanto una volta al mese, e ben 5 milioni considerano la televisione la propria unica forma di compagnia.
Ferried mostra la nascita dell’amicizia tra Michael, un vedovo sui 70 anni, ed Ahmed (interpretato da Navin Chowdhry), un tassista locale. Durante il film Michael esce dall’isolamento in cui si è imposto, Ahmed invece si trova a dover affrontare la malattia di suo fratello.
La produzione del cortometraggio ha ricevuto il supporto di due delle principali organizzazioni britanniche che si occupano di tutela degli anziani, la Age UK e la The Silver Line.
“Con Ferried vogliamo mostrare cosa vuol dire essere una persona anziana in Gran Bretagna e quanto soli ci si possa sentire. Vogliamo mostrare quanto bene può fare un po’ di gentilezza”.
LEGGI ANCHE: Siamo nelle mani dei nostri anziani
Nel film Ahmed è un tassista, ma in UK esistono centinaia di migliaia di altri Ahmed: potrebbero essere dei parenti, dei medici, o persino le impiegate all’ufficio postale. Michael – quale mulo testardo che è – si è arreso. Non vuole frequentare le colazioni in chiesa, né partecipare alle sedute di esercizi per la terza età, ma questo non significa che lui possa sopravvivere senza coloro che lo circondano.
Grida smorzate, panorami vuoti, ed un uomo che diventerà la cosa più vicina ad un amico che gli sia capitato recentemente. È di questo, che parla il film.
Scopri di più sul film su Kickstarter
Profilo dell'autore
- Dal 2011 raccontiamo il mondo dal punto di vista degli ultimi.
Dello stesso autore
- Americhe20 Dicembre 2024Usare l’AI per ridare un’identità a 10 milioni di schiavi afroamericani
- Centro e Sud America20 Dicembre 2024Capoeira, la ‘danza’ che preparava gli schiavi alla libertà
- Nord America19 Dicembre 2024La vita straordinaria di Elizabeth Miller, da Vogue a reporter di guerra
- Europa19 Dicembre 2024La doppia vita di Solomon Perel, nella Hitlerjugend per sopravvivere all’Olocausto