testo e immagini di etha ngabito
Migliaia di persone e varie organizzazioni musulmane sono scese in piazza contro il governatore di Giacarta Tjahaja Basuki Purnama, detto Ahok. Il 4 novembre 2016 i manifestanti si sono dati appuntamento davanti alla più grante moschea del sud est asiatico, Istiqlal, per protestare contro il governatore della capitale indonesiana, accusato di aver insultato l’islam per aver commentato dei versi del Corano durante la sua visita alle Thousand Islands. Ahok aveva detto in un discorso pubblico rivolto ai locali che questi non avrebbero dovuto farsi ingannare dai leader politici che utilizzano la sura al-Maidah, versetto 51 del Corano.
Dopo la preghiera del Venerdì, i manifestanti sono partiti dalla moschea in direzione del Palazzo di Stato, chiedendo alla Bareskrim (l’agenzia di polizia che indaga sui crimini nazionali) di aprire un procedimento contro il governante e di arrestarlo per blasfemia. La manisfestazione, affermano gli organizzatori, è orientata all’arresto di Ahok per blasfemia e non avrebbe nulla a che fare con questioni etniche o religiose.
Tjahaja Basuki Purnama è cristiano di discendenza cinese. Durante la campagna elettorale del 2012 era stato accusato più volte dai sostenitori degli altri candidati di essere non adatto al ruolo in quanto non musulmano.
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