L'8 luglio 2014 Israele lanciava l'operazione Margine Protettivo in cui, per oltre 50 giorni, l'aviazione dello Stato Ebraico ha bombardato a tappeto la Striscia di Gaza e - successivamente - attuato un'invasione di terra sul suolo palestinese. In risposta, hanno affermato i vertici militari israeliani, ai razzi artigianali delle brigate armate palestinesi. Il terzo e ultimo attacco maggiore delle forze armate israeliane da quando Hamas ha preso il potere a Gaza, nel 2007, ha causato oltre 2100 vittime palestinesi (principalmente civili, compresi 551 bambini) e 73 israeliane (principalmente soldati). Durante l'assalto israeliano a Gaza, sono state prese di mira anche 45 ambulanze e la distruzione dell'ospedale al-Wafa ha lasciato Gaza senza un centro di riabilitazione, con 1000 bambini disabili rimasti senza possibilità di curarsi (leggi QUI il report sugli attacchi agli ospedali). Gli oltre 100mila edifici palestinesi…
“Gli autori e le autrici hanno poco più di vent'anni e anche se nelle loro vite riecheggiano bombe, proiettili e i programmi di Israele di annientarli, le loro storie ci insegnano cosa voglia dire avere uno spirito indomito e una volontà integra. Sono la prossima generazione di scrittori e intellettuali palestinesi. Dovremmo tutti sostenerli, farli crescere, leggere i loro racconti e poi passar loro il testimone”. Susan Abulhawa, autrice di Ogni mattina a Jenin e Nel blu tra il cielo e il mare Mercoledì 8 luglio uscirà il libro Gaza Writes Back – racconti di giovani autori e autrici da Gaza, Palestina a cura di Refaat Alareer (Lorusso editore), traduzione in italiano dell'omonimo libro in lingua inglese uscito lo scorso anno per la casa editrice Usa Just World Books. Refaat Alareer, giovane…
Durante l'invasione della città di Khuza'a i militari israeliani hanno catturato un 16enne, torturandolo e obbligandolo a fare da scudo durante i rastrellamenti nei tunnel. L'affidavit rilasciato dal giovane - e ottenuto in esclusiva da +972 - sembra essere il primo caso documentato di civili palestinesi usati dai soldati israeliani come scudi umani durante l'Operazione Margine Protettivo. Ahmad Abu Raida, ora 17enne, stava fuggendo dalle bombe insieme alla sua famiglia quando, il 23 luglio scorso, i soldati israeliani lo hanno rapito. La sua storia è stata raccontata da Samer Badawi sul magazine israelo-palestinese +972 basandosi sulla dichiarazione scritta rilasciata da Ahmad. Durante la prigionia, durata cinque giorni, il ragazzo è stato usato come scudo umano nelle ricerche di tunnel e rampe di lancio missilistiche delle brigate della resistenza palestinese. “Gli ho detto di non saperne nulla",…
Simone Camilli, il reporter italiano morto a nord della striscia di Gaza dopo la deflagrazione di un ordigno israeliano inesploso (che alcuni artificieri palestinesi stavano tentando di dissinescare), aveva girato tre anni fa un documentario sulla difficile vita quotidiana del popolo gazawi, “About Gaza”.
Dopo la celebrazione per la fine del Ramadan, Napoli ha manifestato la propria solidarietà al popolo gazawi (sotto le bombe dell'aeronautica israeliana dall'8 luglio). foto di Claudia Corbo e Martina Franzese