I militanti di Greenpeace arrestati nell'ambito della campagna Save theArctic potrebbero essere rilasciati a breve insieme alle due componenti del gruppo punk Pussy Riot ancora imprigionate. Questo grazie all'amnistia voluta da Vladimir Putin e approvata oggi dal parlamento in occasione del 20° anniversario della costituzione della Russa. L'obiettivo è quello di promuovere l'immagine della Russia in vista delle Olimpiadi invernali di Sochi, che inizieranno tra meno di due mesi. Il testo finale concede l’amnistia per i condannati a reati che prevedono fino a 5 anni di reclusione e per gli imputati di reati minori in attesa di giudizio. Un emendamento dell'ultimo momento ha esteso l'applicazione della legge anche al reato di teppismo includendo così anche gli attivisti di Greenpeace, attualmente liberi su cauzione e in attesa di essere processati, e…
Tutto è iniziato un anno fa, con una serie di dati diffusi su internet: le centrali a carbone Enel provocano un morto al giorno. Un’operazione di controinformazione, promossa da Greenpeace e considerata, dal colosso dell’energia, una “forma di attivismo che va ben oltre la legittima manifestazione del pensiero”. Immediato il ricorso in tribunale che oggi, a distanza di un anno, è stato respinto dai giudici di Milano. Dunque, stando al disposto dei magistrati, la libertà di critica rivestirebbe un ruolo predominante rispetto al diritto industriale: merito degli interessi tutelati, salute e salvaguardia ambientale, che mirano a proteggere la collettività. E proprio la necessità di informare consumatori e cittadini sui rischi legati alla diffusione degli impianti a carbone, aveva spinto, un anno fa, Greenpeace a diffondere dati inquietanti: circa 366 morti…
Lo "stress-test", ovvero l'indagine sulla reale efficienza e sicurezza, attuato su 145 reattori nucleari in Europa, ha fornito secondo Greenpeace la prova che diverse centrali nucleari del vecchio continente sono ormai da chiudere per motivi di sicurezza. Sarebbero infatti ben 13 gli impianti completamente obsoleti, ai quali bisogna aggiungere tutti quelli situati in zone a rischio sismico o a rischio inondazione (che sarebbero oltre il 50%). Giuseppe Onufrio, direttore esecutivo di Greenpeace Italia, commenta: "I risultati non sorprendono, il nucleare è intrinsecamente insicuro e gli incidenti sono continui; i governi dovrebbero impegnarsi fin da subito a chiudere le centrali più antiche. Anche in vista del Roadmap del 2050 (che prevede una larga prevalenza delle energie rinnovabili)". La situazione ci tocca da vicino, dato che le centrali a rischio sarebbero anche…
193 bandiere (appartenenti ai paesi membri delle Nazioni Unite) disposte a formare un cuore. E' l'originale opera che Greenpeace ha realizzato tra i ghiacci del Circolo Polare Artico per sensibilizzare tutto il mondo al problema dello scioglimento dei ghiacci, che sta ormai dilagando e che necessita di un'azione comune in difesa dei poli. Alla vigilia della Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Greenpeace presenterà inoltre un programma per la difesa dell'ecosistema, correlato da ampi studi sul riscaldamento globale: il livello di scioglimento, secondo gli scienziati dell'autorevole agenzia National snow and ice data center, sta raggiungendo il primato dopo il record del 1979. G.A.F
Salvo Ficarra e Valentino Picone per Greenpeace contro le trivellazioni petrolifere nel Canale di Sicilia. Anime della comicità siciliana, i due artisti si schierano dalla parte dell'associazione e lanciano un accorato ma altrettanto divertente appello per spiegare ai siciliani, a modo loro, che "U mari nun si spirtusa" e che le trivellazioni petrolifere sono veri e propri "buchi nell'acqua".